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RIVAROXABAN: il PT è influenzato sensibil- mente da Rivaroxaban. È necessario che ogni laboratorio definisca la sensibilità del reagente impiegato per l’esecuzione del PT in risposta a Rivaroxaban.
I risultati del PT devono essere espressi come ratio (PT secondi paziente /PT secondi sogget- to normale) allo scopo di ridurre la variabilità associata all’utilizzo di differenti reagenti; Il PT / INR non deve essere utilizzato per valutare l’attività anticoagulante di Rivaroxaban. L’aPTT è influenzato da Rivaroxaban, ma con scarsa sensibilità. Il dosaggio dell’attività anti-FXa è in grado di misurare la concentrazione plasmatica di Rivaroxaban.
APIXABAN: il PT e l’aPTT sono influenzati da Apixaban ma con scarsa sensibilità: le variazio- ni osservate per le concentrazioni del farmaco comprese tra il 25° e il 75° percentile sono di lieve entità, con alta variabilità inter-laboratorio in base al tipo di reagente utilizzato.
Il dosaggio dell’attività anti-Xa è un test sensibile ad Apixaban, in grado di misurare la concentrazione plasmatica del farmaco.
Il PT/INR non deve essere utilizzato per valu- tare l’attività anticoagulante di Apixaban.
Condizioni in cui tali test potrebbero risul- tare utili nella pratica clinica sono rappresen- tate da:
• valutazione del rischio emorragico prima di procedure ad elevato rischio di sanguina- mento sia chirurgiche (neurochirurgia) che me- diche (es. trombolisi sistemica in corso di ictus ischemico);
• gestione degli episodi di sanguinamento maggiore; valutazione rapporto rischio/benefi- cio per l’utilizzo di concentrati pro-coagulanti, possibilità di ricorrere ad emodialisi (solamente per Dabigatran);
• verifica della compliance, (seppur a breve termine data la corta emivita dei NAO), soprat- tutto in caso di comparsa di un evento ischemi- co in corso di terapia;
• valutazione del rischio di sanguinamento in caso di peggioramento della clearance della creatinina, in presenza di un quadro di insuffi- cienza renale;
• valutazione dell’eventuale interferenza con farmaci concomitanti;
• peso corporeo inferiore a 50 Kg o supe- riore a 100 Kg.
Bibliografia
Heidbuchel H, Verhamme P, Alings M, Antz M, Hacke W, Oldgren J, Sinnaeve P, Camm AJ, Kirchhof P. EHRA practical guide on the use of new oral an- ticoagulants in patients with non-valvular atrial fibrillation: executive summary. Eur Heart J. 2013 Jul;34(27):2094-10.
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
Tabella 5 - Intervallo temporale tra l’ultima assunzione del farmaco ed inizio della procedura/intervento chirurgico
In caso di ridotto rischio di sanguinamento od in presenza di un adeguato livello locale di emostasi, intervenire al momento della concentrazione attesa a valle (≥ 12 h o ≥ 24 h).
ClCr = Clearance Creatinina.
Toscana Medica 1|2015

