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34 QUALITÀ E PROFESSIONE
La radiazione solare, le radiazioni elettromagnetiche.
CARLA BUONAMICI, GIORGIO GAROFALO, MARIA GRAZIA SANTINI
Sole e Solarium
Carla Buonamici, laureata in Medicina e Chirurgia, specialista in Malattie Infettive e in Igiene e Medicina Preventiva. Dal 1989 lavora in Sanità Pubblica, dal 1993 presso l’Azienda Sanitaria di Firenze, occupandosi principalmente della sorveglianza igienico- sanitaria e della espressione di pareri
in ambito di strutture scolastiche, recettive, estetiche, ambienti di vita e di lavoro.
Rischi derivanti dall’esposizione alle Radiazioni Ultra Violette
Buona parte delle radiazioni solari ad alta energia (radiazioni ionizzanti, UVC e gran parte degli UVB) è trattenuta dall’atmosfera terrestre (ruolo dell’ozono), mentre riescono a passare gli UVA, una piccola parte di UVB, le radiazioni visi- bili e gli Infrarossi.
Le radiazioni UV a maggiore energia hanno una più elevata capacità di provocare danno cel- lulare.
Le radiazioni UVA sono meno energetiche delle UVB; tuttavia hanno maggiore capacità di penetrare nei tessuti viventi.
Entrambi i fattori, alta energia e capacità di penetrazione, sono determinanti nel processo di cancerogenesi.
I Raggi UVB producono i loro effetti sugli strati più superficiali della pelle, e sono i prin- cipali responsabili degli eritemi solari e, nei casi più gravi, di ustioni; sono inoltre i responsabili dell’abbronzatura, stimolando la produzione di melanina.
Le Radiazioni UVA e UVB sono in grado di produrre danni a carico del DNA (mutazioni, scambi di cromatidi, aneuploidia, ecc.) che pos- sono indurre cancerogenesi.
Gli organi bersaglio della Radiazioni UV sono principalmente la pelle e gli occhi, con effetti biologici a breve termine (da esposizione acuta) e a lungo termine (da esposizione cronica).
Sulla base della letteratura scientifica, l’Oms identifica nove patologie strettamente legate all’esposizione a radiazioni UV: melanoma cu- taneo, carcinoma spinocellulare, carcinoma ba- socellulare, carcinoma squamoso della cornea e della congiuntiva, cheratosi, scottature, cata- ratta corticale, pterigio, riattivazione dell’Her- pes labiale.
Secondo l’OMS ogni anno muoiono nel mondo circa 60.000 persone a causa della so- vraesposizione ai raggi UV; circa il 90% del tota- le di melanomi ed altri tumori cutanei è attribui- bile ai raggi UV.
Il melanoma è in progressivo aumento in tut- to il mondo e a partire dal 2004 la sua incidenza nella popolazione di razza bianca è aumentata del 3% ogni anno.
Il melanoma cutaneo ha un incidenza annua in Italia di 14,3 casi per 100.000 uomini e 13,6 casi per 100.000 donne.
In Toscana vengono diagnosticati 18 nuovi casi all’anno ogni 100.000 abitanti.
Il melanoma presenta una scarsa correla- zione con l’esposizione radiante accumulata dall’individuo nel corso della vita: episodi saltuari di intensa esposizione che producano eritema, scottature e vesciche, soprattutto se avvenuti in giovane età, sono considerati fattori che aumen- tano considerevolmente il rischio di insorgenza di questa neoplasia.
U.F.C. Igiene e Sanità Pubblica - Dipartimento Prevenzione - Azienda Sanitaria di Firenze
Toscana Medica 7|2015


































































































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