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36 QUALITÀ E PROFESSIONE
in base al quale i solarium devono rispettare il valore limite di 0,3 W/m2 di “irradianza efficace eritemale”, corrispondente all’intensità della ra- diazione.
Tale limite, pur introdotto a tutela della salu- te, non rappresenta un valore soglia al di sotto del quale non è possibile avere effetti dannosi; basti pensare che tale valore corrisponde all’irra- diazione solare che si ha alle ore 12 all’equatore.
L’utilizzo del solarium è proibito per (D.M. 110/2011): minori di 18 anni, donne in gravi- danza, soggetti che soffrono o hanno sofferto di neoplasie della cute o che hanno una fami- liarità per queste patologie, soggetti che non si abbronzano o che si scottano facilmente al sole (fototipi I e II).
L’abbronzatura naturale e artificiale è inoltre sconsigliata a: soggetti con un elevato numero di nei (> 25), soggetti che tendono a produrre lentiggini, individui con una storia personale di frequenti ustioni solari nell’infanzia e nell’ado- lescenza, persone che assumono farmaci foto sensibilizzanti, soggetti con patologie dermato- logiche che possono essere aggravate dall’espo- sizione ai raggi UV.
Attività del Dipartimento di Prevenzione
Il controllo sulle attività di Estetica, in parti- colare la sorveglianza sulle condizioni e modalità di esercizio, è un ambito in cui la U.F.C. Igiene e Sanità Pubblica esplica le proprie competenze ed elabora specifici piani di attività.
In particolare, la sorveglianza sull’utilizzo del- le apparecchiature per l’abbronzatura artificiale è uno degli interventi prioritari per la tutela della salute collettiva.
Recentemente il Dipartimento di Prevenzione si è dotato di un apparecchio, il Fotoradiometro, che consente di effettuare la misura dei valori di irradianza dei solarium, e quindi la verifica del rispetto del valore limite di emissione.
Organi bersaglio: l’occhio.
I controlli hanno lo scopo di garantire alla popolazione l’utilizzo di apparecchi “sicuri” che rispettano i valori di emissione consentiti dalla legge.
Lo scopo inoltre è quello di riuscire a sensibi- lizzare gli operatori del settore in merito all’im- portanza della corretta gestione e manutenzio- ne degli apparecchi solarium per la prevenzione dei rischi sanitari, sia dei clienti che degli opera- tori stessi.
Un ruolo importante nella prevenzione dei rischi può infatti essere svolto dallo stesso ope- ratore estetico in base al proprio livello di pre- parazione e professionalità; si ritiene auspicabile l’introduzione di specifici corsi di formazione per operatori del solarium, in aggiunta alla prepara- zione base per la qualifica di estetista. TM
Info: giorgio.garofalo@asf.toscana.it
Organi bersaglio: l’occhio.
Toscana Medica 7|2015


































































































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