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28 QUALITÀ E PROFESSIONE
I dati, anonimi, si riferiscono a dipendenti af- feriti al Laboratorio Analisi nel periodo, di circa due mesi, compreso tra il 3 marzo 2014 e il 5 maggio 2014.
Nel periodo considerato sono stati visitati 204 dipendenti, 195 maschi (95,6%) e 9 femmine (4,4%), di età media di 43,3 anni (43,2 i maschi e 44,2 le femmine (Grafico 1) e comunque com- presa tra i 23 i 65 anni.
L’interesse per i fattori di rischio cardiovasco- lare, sia per quanto riguarda lo stile di vita, sia per quanto attiene ad alcuni parametri biochimi- ci, pensiamo in particolare al quadro lipidico, si è mantenuto elevato negli ultimi anni. Ad esem- pio, se si interroga l’archivio MedLine alla voce colesterolo, risulta una mole impressionante di lavori (oltre 200.000 negli ultimi due anni) che dimostra quanto l’interesse per questo parame- tro non sia diminuito nonostante l’introduzione di terapie efficaci.
Sulla scorta delle riflessioni esposte abbiamo posto la nostra attenzione ai valori del colesterolo totale, della pressione arteriosa, della massa cor- porea e della abitudine o meno al fumo. In realtà sono disponibili molti altri dati biochimici, anam- nestici e concernenti i farmaci assunti, che saran- no oggetto di un ulteriore approfondimento.
L’estrazione dei dati ci ha consentito la co- struzione di un foglio elettronico da cui abbiamo effettuato le successive elaborazioni.
L’analisi dei dati relativi alla colesterolemia evi- denziano che circa un terzo dei dipendenti (61; 29,9%) presenta valori di colesterolo desiderabili (<200 mg/dl); il 45,6 % (n=93) valori di coleste- rolo compresi tra i 200 e 239 mg/dl (corrispon- denti ad un rischio cardiovascolare moderato) e un quarto dei dipendenti (50; 24,5%) presenta valori superiori ai 240 mg/dl (rischio cardiovasco- lare alto).
Altri fattori di rischio sono stati così riassunti:
dichiarano di essere fumatori, anche se in misu- ra diversa, il 21% del pazienti visitati; la media della pressione arteriosa del gruppo considerato è di 125,6 mm Hg per la sistolica e di 77,9 mm Hg per la diastolica; il 16,1% dei pazienti assume farmaci per il controllo della pressione arteriosa. L’indice di massa corporea ricavato dalle misure di peso ed altezza è in media 26,3.
I dati presentati meritano un breve com- mento.
In primo luogo appare evidente una scarsa rappresentatività delle classi di età da 40 a 45 anni, causata, a nostro parere, dalla ristrettezza del campione esaminato. Una seconda osserva- zione è relativa alla considerazione che i valori di colesterolo tendono ad aumentare con l’età, ma che in genere, sono moderatamente elevati su tutte le classi di individui. I motivi potrebbero essere legati allo stile di vita e/o all’attività lavo- rativa svolta.
Altra considerazione riguarda invece la possi- bilità di incidere su questi fattori di rischio, senza ricorrere a terapie farmacologiche, intervenendo cioè proprio sullo stile di vita e la dieta. È oppor- tuno che questa opera di prevenzione si affermi all’interno dell’azienda con l’apporto di tutte le figure coinvolte e cioè non solo dei medici e degli infermieri, ma anche dei rappresentanti dei lavo- ratori e degli stessi vertici aziendali.
Gli interventi di promozione della salute sono infatti considerati sempre più importanti ed uti- li alle Aziende che basano la loro competitività sulla ricchezza del fattore umano ed a lungo ter- mine non solo portano benefici alla produttivi- tà, ma favoriscono la diffusione di una cultura della prevenzione specialmente per le patologie più gravi e più diffuse come ad esempio quelle tumorali e cardiovascolari. TM
Info: g.davela@gmail.com
Grafico 2 - Distribuzione classi di età e colesterolemia (mg/dl) dei dipendenti Toscana Medica 3|2015


































































































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