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44 QUALITÀ E PROFESSIONE
MARIELLA IMMACOLATO, LUCA NOCCO
Le Linee Guida regionali
approvate con DGR 1067/2014
e il Consenso informato
Uno strumento prezioso
per migliorare la pratica Vaccinale
Mariella Immacolato, Medico legale, direttore della U.O.C. di Medicina Legale dell’Az USL 1
di Massa Carrara. È presidente del Comitato etico legale della stessa azienda. È componente della commissione di Bioetica della Toscana. Fa parte del direttivo della Consulta di Bioetica Onlus. Docente di medicina legale
nel corso di laurea in scienze infermieristiche dell’Università di Pisa.
Luca Nocco, Dottore di Ricerca in Diritto Privato Comparato della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Professore Associato Abilitato in Diritto Privato. Avvocato del Foro di Pisa. Autore di oltre ottanta pubblicazioni in tema di responsabilità sanitaria, danno alla persona, responsabilità civile, bioetica, implicazioni giuridiche della robotica. Componente del comitato di redazione della Rivista Italiana
di Medicina Legale e del Diritto in Campo Sanitario.
Abbiamo tutti letto la notizia dell’indenniz- zo accordato, ai sensi della Legge 210/1992, a novembre 2014, dal Tribunale di Milano, ad un bimbo affetto da autismo, cui era stato iniettato il vaccino esavalente.
Essa ha scatenato nei media la solita psicosi sulla presunta pericolosità dei vaccini, peraltro corroborata dalla contemporanea notizia in me- rito ad alcuni decessi che sarebbero stati causati dal vaccino antinfluenzale.
In questo contesto, nelle aule dei Tribuna- li avanza un nuovo «spettro», ossia un nuovo possibile – anche se, per il momento, solo futu- ribile – canale di contenzioso, quello legato alle vaccinazioni.
Anche alla luce di questo, occorre trovare strumenti che, pur nel rispetto dell’autodeter- minazione personale, e tenuto conto della ten- denza legislativa a rendere non più obbligatorie le vaccinazioni, consentano di mantenere uno standard elevato di copertura vaccinale.
Lo stesso «Piano Nazionale della Prevenzio- ne vaccinale 2012-2014», in effetti, parla di un «percorso per il superamento dell’obbligo vacci- nale», sulla scia di alcune sperimentazioni regio- nali di sospensione dell’obbligo vaccinale.
In un momento storico in cui l’obbligo vac- cinale si affievolisce, rafforzandosi invece il mo- vimento d’opinione volto a ottenere maggiore libertà di scelta in materia di vaccinazioni, in effetti, non è verosimilmente la coercizione la strada che potrà condurre al mantenimento del- le elevate percentuali di copertura vaccinale ad oggi esistenti.
In questo contesto, le «linee guida consenso informato nelle vaccinazioni» (LG), approvate con la delibera della Giunta regionale toscana n.1067 del 25 novembre 2014, mirano non solo a garantire linee di indirizzo uniformi a li-
vello regionale nell’acquisizione del consenso informato (ci), ma anche a dotare gli operatori sanitari di idonei strumenti per affrontare i pro- blemi pratici che si pongono nella pratica clinica quotidiana, anche al fine di prevenire conten- ziosi.
Oltre a indicare i requisiti dell’informazio- ne prodromica alla prestazione del consenso informato e le procedure da intraprendere per ottenere il consenso informato e registrarlo in maniera idonea anche per eventuali usi succes- sivi in giudizio, le Linee Guida perseguono il fine di agevolare gli operatori in tutta una serie di casi particolari.
Si fa riferimento, ad esempio, ai casi di as- senza di un genitore per lontananza, impedi- mento o incapacità, di disaccordo tra i genitori, di minorenni affidati a comunità o di minori stranieri non accompagnati, così come di minori che si presentano all’ambulatorio per le vaccina- zioni accompagnati da soggetti (familiari, non- ni, parenti) privi di alcun legame giuridico con il minore e pertanto impossibilitati a consentire alla vaccinazione.
Tenuto conto di quanto previsto dalla legge Balduzzi in tema di linee guida e responsabili- tà, inoltre, l’adesione alle Linee Guida potreb- be costituire un argomento di difesa in caso di contenzioso. Essendo venuto di fatto meno l’obbligo vaccinale, infatti, è verosimile che possa estendersi al campo delle vaccinazioni il contenzioso da tempo sviluppatosi in materia di responsabilità medica per omessa prestazione del consenso informato.
Il tema del consenso informato, infatti, è centrale e ineludibile nella “buona pratica clini- ca” in quanto il rispetto della volontà dell’as- sistito è parte integrante dell’ineccepibile com- portamento professionale: questo è il significa-
1 Coordinato dalla dr.ssa Emanuela Balocchini, direttore settore “Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria” Regione Toscana.
Toscana Medica 3|2015

