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26 QUALITÀ E PROFESSIONE
Tabella 1
La formazione alla buona leadership per le nuove generazioni di medici
e altri operatori sanitari
Nelle prime fasi dello sviluppo professionale e dell’esercizio professionale è fisiologico sviluppa- re una abilità altrettanto importante per il lavoro interprofessionale: la capacità di essere un mem- bro del team (membership), di lavorare insieme agli altri, per un obbiettivo comune e condiviso. Lo sviluppo di una buona membership è un viati- co per la costruzione futura di una buona leader- ship: si potrà più agevolmente condurre in modo eccellente una squadra se prima si è giocato bene nel ruolo di componente del team (“He who can- not follow cannot lead”-B. Franklin).
Tuttavia questa transizione di ruolo non è automatica, va coltivata e addestrata progres- sivamente. Un buon coach potrà aiutare il gio- vane professionista, anche con l’utilizzo di do- mande “potenti” e potenzianti del tipo: “come posso dare il mio contributo in modo efficace, tempestivo ed educato al team leader e a tutto il team?”. Parimenti importante, fin dalle prime fasi dello sviluppo professionale è la disciplina di saper essere leader di se stessi (self-leadership). Successivamente con il progredire della pro- fessione e la possibilità di giocare dei ruoli di leadership, lo sviluppo di queste abilità dovrà essere reso specifico per le concrete realtà di esercizio della leadership.
La conoscenza della mappa delle competen- ze di leadership consente di avviare processi di auto- ed etero-valutazione, alla ricerca dei punti di forza e delle aree di miglioramento/sviluppo personali: si tratta di applicare una sorta di cir- cuito di Deming a questa specifica area del trai- ning. La ricerca delle mille opportunità che la vita studentesca prima, e professionale poi offre di fare pratica: pratica di reparto e ambulatorio,
partecipazione a riunioni, congressi, seminari, progetti di ricerca e sviluppo sono tutti ambiti in cui potersi esercitare avendo sempre presente questa nuova mappa. Molteplici sono le eviden- ze provenienti da vari ambiti che dimostrano che questo percorso ha inoltre importanti ricadute sul wellness personale e sulla salute organizza- tiva, anche attraverso la capacità di automoti- varsi, e tutti sappiamo bene come nell’attuale contesto sia importante sapersi automotivare: un potente vaccino contro il burn-out.
L’imperante tecnicismo e la deriva econo- micista, ormai divenuti pervasivi e invasivi fra le professioni sanitarie hanno comportato una in- voluzione dell’umanesimo medico (tanto che, in modo assolutamente paradossale per la Medici- na, si parla del “problema dell’umanizzazione dell’assistenza e della cura”!!!) le nuove leader- ship potranno beneficiare di spazi di riflessione filosofica ed etica, anche con una reintroduzio- ne del metodo socratico in Medicina (“leader- ship riflessive”). In questa ottica si qualificano le più alte espressioni di leadership, intesa come spirito di servizio (“servant leadership”).
In conclusione, la leadership può essere coltivata, sviluppata e addestrata in modo specifico ed è importante che questo tipo di formazione trovi ampia diffusione per consenti- re lo sviluppo di un numero sempre maggiore di team e gruppi di lavoro ad elevata performance. Guardiamo con fiducia al futuro, scoviamo le molte opportunità offerte dal change manage- ment, dedichiamoci con impegno a sviluppare la buona leadership in Medicina.
Toscana Medica 2|2016
Info: marcello.montomoli@tin.it
TM

