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28 QUALITÀ E PROFESSIONE
mantengono inalterate, nonostante i deficit co- gnitivi. Nel processo di costruzione fantasiosa, ogni parola, suono o gesto della persona viene validato e restituito ed inserito nell’elaborato finale, così che il paziente possa sentirsi ricono- sciuto e confermato nel proprio essere.
Dopo ogni incontro è prevista una valuta- zione di gradimento, sia per il paziente, sia per il caregiver: la scala di valutazione smiley-face, uno strumento self-report con un sistema di ri- sposta pittorica, utilizzata per misurare lo sta- to d’animo dei partecipanti immediatamente prima e dopo l’attività ed un questionario che richiede ai familiari di specificare gli aspetti del programma più apprezzati.
I risvolti positivi maggiormente evidenziati dai caregivers riguardano la creazione di una rete sociale tra famiglie, ma anche la possibilità di usufruire insieme al malato di un nuovo lin-
guaggio di comunicazione, riscoprendo nel pro- prio caro modalità di pensiero e di espressione che si credevano perdute. Inoltre, in alcuni casi, il percorso museale ha permesso il rafforzamen- to del legame intergenerazionale, consentendo al paziente di farsi portavoce di conoscenze, ri- cordi ed esperienze passate da condividere con figli e nipoti.
L’attività proposta assume, dunque, un va- lore profondo: nonostante i malati non ricor- dino l’opera creata insieme, porteranno a casa la sensazione di benessere innescata da tutto il processo a dimostrazione di come sia possibile prendersi cura delle persone attraverso la nar- razione.
TM
Info: c.radicchi@hotmail.it
A. ROSASPINA, E. PELLEGRINO1, E. PETRUCCI2, C. MANZINI3, L. RICCI4, A. GRECOMORO5
La Global Therapy Dog per gli ospiti della Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.) di Cantagrillo
Antonella Rosaspina, fisioterapista Libera Professionista, lavora con utenti psichiatrici e/o con handicap, con anziani.
1Medico Specialista in Igiene e Med. Preventiva (Ordine dei Medici di Firenze), Direttore R.S.A. Bonelle e Cantagrillo, Cooperativa Sociale “Gli Altri”, Pistoia
2Coordinatore R.S.A. Bonelle e Cantagrillo, Cooperativa Sociale “Gli Altri”, Pistoia
3Animatrice, R.S.A. Cantagrillo, Cooperativa Sociale “Gli Altri”, Pistoia
4Fisioterapista, R.S.A. Cantagrillo, Cooperativa Sociale “Gli Altri”, Pistoia
5Presidente Cooperativa Sociale “Gli Altri”, Pistoia.
L’impiego degli animali per la terapia degli ospiti con problemi neurologici e/o psichiatrici ha avuto inizio nel 1960 quando Boris Levinson, un neuropsichiatra infantile americano, scoprì che la partecipazione del suo cane alle sedute aveva effetti positivi su un piccolo paziente au- tistico che aveva in cura. Iniziano da qui le ricer- che sugli effetti degli animali da compagnia in campo psichiatrico.
In generale la Pet-Therapy, meglio definita Terapia o Attività Assistita dagli Animali, è una terapia dolce, non sostitutiva di quella farmaco- logica o di altre terapie, ma che sicuramente ne può migliorare l’efficacia.
La Pet-Therapy può comprendere:
• attività assistite dall’animale
• educazione assistita dall’animale
• terapie assistite dall’animale
Il progetto che è stato attivato presso l’R.S.A. di Cantagrillo con sede a Serravalle Pistoiese (Co- operativa Sociale “Gli Altri”) da Giugno 2015 è
seguito dalla Fisioterapista Antonella Rosaspina coadiuvata dallo staff della struttura. Si rivolge agli ospiti con patologie neuromotorie qua- li Morbo di Parkinson, ictus cerebrali, sclerosi multipla o patologie ortopediche (fratture etc.), come anche a quegli ospiti affetti da demenze senili e Morbo di Alzheimer. Le sedute vengono eseguite suddividendo gli ospiti per patologia. Vengono utilizzati cani di razza bulldog ingle- se, dolci e pacifici tali da infondere un senso di equilibrio e tranquillità negli ospiti, stimolando risposte motorie nelle persone per le quali la comunicazione non può avvenire attraverso i classici canali sensoriali.
Il progetto prevede obiettivi e risultati da rag- giungere attraverso quattro fasi importanti:
1) la prima fase che cura gli aspetti cognitivo-
relazionali ed emotivo-comportamentali;
2) la seconda fase cura l’aspetto motorio per il mantenimento ed il recupero di competenze motorie deficitarie; il cane svolge il ruolo di
Toscana Medica 2|2016


































































































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