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Consiglio Sanitario Regionale
Giornata di studio: i problemi dei professionisti nella transizione delle aziende del Sistema Sanitario Toscano
Laura Belloni, Direttore SODC Clinica delle Organizzazioni, Staff Direzione Aziendale, AOU Careggi.
Resp. del Centro di Riferimento Reg.le sulle Criticità Relazionali, Staff della Direzione Generale.
A cura della Direzione Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
Il CSR ha recentemente organizzato una giornata di studio intitolata “I problemi dei professionisti nella transizione delle aziende del Sistema Sanitario Toscano” con l’obietti- vo di porre all’attenzione generale il disagio espresso dai professionisti, ricondotto ad una molteplicità di fattori, tra questi: burocrazia, richieste pressanti, esplosione della domanda di salute, predominio tecnologico, turni di la- voro pesanti, blocchi contrattuali, difficoltà del turn over. Viene sostenuta, pertanto, l’esigen- za di promuovere una riflessione congiunta su questi temi, propedeutica all’individuazione di interventi di diversa natura, politici e profes- sionali, che perseguano in modo deciso e co- stante il benessere e la valorizzazione di quelle risorse che costituiscono le fondamenta del Sistema Sanitario Toscano.
Alla giornata di studio hanno partecipato rappresentanti della Sanità Toscana con l’o- biettivo di contribuire ad una migliore analisi e definizione dei problemi espressi dai profes- sionisti. Dal confronto è emerso un quadro di profondo cambiamento, che sembra riguar- dare trasversalmente ruoli professionali, realtà organizzative, percorsi e processi del mondo sanitario che comportano inevitabilmente conseguenze a diversi livelli, spesso generan- do disagio, confusione e incertezza. Gli ambiti di esercizio di alcune professioni, più di altre, sembrano essersi modificati conseguente- mente all’introduzione di altre figure compor- tando con ciò una definizione o ridefinizione delle identità professionali e delle necessarie modalità di integrazione. L’innovazione, sia strumentale che organizzativa, fatica a trovare adeguata e coerente applicazione all’interno delle diverse realtà sanitarie, elicitando resi- stenze e vissuti di estraneità nei professioni- sti. Sembra emergere la convinzione secondo la quale la forte contrazione economica degli ultimi anni abbia comportato una profonda revisione nel sistema di distribuzione delle ri- sorse, ispirata al principio dell’ottimizzazione e dell’appropriatezza della spesa, sollevando questioni attinenti all’universalità e all’equità
delle cure e, conseguentemente, disorienta- mento circa la finalità ultima che i professio- nisti sentono di perseguire attraverso l’eroga- zione dei servizi.
Seppure quanto citato venga espresso co- me riconducibile ad una varietà e molteplicità di ambiti, ogni elemento sembra concorrere alla genesi di vissuti di insicurezza e incertezza tipici dei grandi cambiamenti ed evoluzioni, che non si esauriscono nella complessità del sistema sanitario ma che probabilmente sono espressione di un cambiamento di più ampio respiro che coinvolge le comunità nelle quali siamo inseriti.
Prendere atto di questa trasformazione è forse ciò che consente di modificare quegli assetti organizzativi e istituzionali non più pienamente corrispondenti alle esigenze della società e di ipotizzare una nuova visione della Salute comprendendola all’interno di un pa- radigma bio-psico-socio-ambientale. La ripro- gettazione diventa così risposta alle domande: quale visione per il futuro? Quale la direzione da prendere? È indubbio che, quale che sia la risposta, essa non possa prescindere da una condivisione di sforzi e intenti, nonché di con- fronto di idee, recuperando così una dimen- sione di apertura e coinvolgimenti reciproci, possibili se alla base si ripristina ciò che è fon- dante le relazioni, la fiducia.
In questo scenario risultano strategiche due funzioni: una gestione delle Risorse Uma- ne che intercetti i cambiamenti in essere e tro- vi approcci e strumenti funzionali adeguati per questa fase storica. Cruciali risultano anche le funzioni dei responsabili e dei coordinatori, af- finché si verifichi una efficace trasduzione che trasmetta coerenza e non frammentazione dal vertice fino alla base. Al convegno è stato in- fatti affrontato anche il tema della leadership.
Contemporaneamente appaiono carenti funzioni di integrazione tra servizi, anche in questo senso il CRRCR può fornire un aiuto proprio per il suo approccio sistemico e la faci- litazione delle relazioni.
Toscana Medica 2|2016

