Page 32 - Toscana Medica
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determina una visione riduttiva e attribuisce al paziente un ruolo esclusivamente passivo, è anche vero però che una visione della malattia come fenomeno prevalentemente sociale ri- schia di alterare il concetto stesso di malattia, scotomizzando le basi organiche che la sot- tendono, insieme a fattori psicologici e sociali, e minimizzando gli interventi sanitari che rap- presentano, invece, i pilastri di intervento. Si ritiene pertanto che la cura della malattia e la promozione della salute mentale debbano ri- manere primariamente delegate alle organiz- zazioni deputate alla tutela della salute, che a loro volta devono essere profondamente inte- grate - ma non confuse - con quelle delegate alla promozione dell’integrazione e benessere sociale. Dal punto di vista medico, la Salute Mentale ha la stessa dignità e scientificità del- la salute cardiovascolare, della protezione dai tumori, della medicina di urgenza etc.
Dal punto di vista sociale, la Salute Menta- le beneficia, probabilmente più delle altre di- scipline sanitarie, di integrazioni più profonde possibili con tutte le entità sociali che la tute- lano e concorrono a determinarla o a metter- la in pericolo. Ciò può realizzarsi attraverso interventi complementari - e non alternativi - che forniscono un supporto fondamentale alle istituzioni sanitarie responsabili della sa- lute mentale, senza tuttavia sostituirsi ad esse in un’attività di pertinenza sanitaria. Infine è utile ricordare che in salute mentale il corret- to dimensionamento dei servizi operativi, e le loro caratteristiche organizzative e gestionali, sono elementi essenziali per l’efficacia degli interventi come il bisturi per il chirurgo.
Dipartimenti Salute Mentale Aziendali
Il modello dipartimentale permette la ge- stione ottimale della continuità di cura, ga- rantendo il passaggio dagli interventi in acu- zie a quelli di riabilitazione, dalle cure erogate nell’infanzia-adolescenza a quelle dedicate alle persone in età adulta o avanzata. Vi sono significative evidenze scientifiche che l’inter- vento precoce nei disturbi mentali sia un indi- ce decisivo per avere una buona prognosi per le persone con problemi di salute mentale. È un modello che permette un flusso armonico tra servizi di prevenzione, cura e riabilitazio- ne, con al centro la promozione e tutela della salute.
È un modello che garantisce il rapido ac- cesso a servizi di qualità, adeguatamente misurata e monitorizzata. È un modello do-
ve ciascuna struttura operativa contribuisce, attraverso la condivisione e l’attuazione di percorsi clinico-assistenziali ed organizzativi, ad assicurare le seguenti finalità, proprie del dipartimento stesso:
• favorire l’accesso ai servizi attraverso la creazione di percorsi assistenziali condivisi; • garantire la continuità e l’unitarietà delle cure attraverso una rete a forte integrazio- ne tra servizi per l’infanzia e servizi per gli adulti e gli anziani, servizi sanitari e servizi
sociali, servizi ospedalieri e territoriali;
• fornire gli strumenti e promuovere l’inte- grazione delle competenze professionali,
scientifiche e formative nella rete;
• incrementare l’appropriatezza delle rispo- ste e migliorare l’efficienza e l’efficacia del
sistema;
• potenziare la risposta all’emergenza-ur-
genza per i disturbi mentali sia a livello
ambulatoriale che ospedaliero;
• stabilire percorsi condivisi e basati su rigo-
rose evidenze scientifiche che permettano una standardizzazione o, quantomeno, delle linee di indirizzo e protocolli organiz- zativi e professionali condivisi, con evidenti vantaggi sull’appropriatezza dell’erogazio- ne delle cure;
• garantire un monitoraggio veloce delle at- tività e delle prestazioni erogate;
• promuovere le attività di formazione, di- dattica e ricerca;
• assicurare la collaborazione con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libe- ra Scelta, con i servizi socio-sanitari delle Società della Salute, con i Dipartimenti e Servizi di area Vasta e Regionali, e con le Università.
Si ritiene altresì essenziale che i Diparti- menti tecnico-scientifici di Salute Mentale di Area Vasta partecipino ai processi di pro- grammazione e di definizione del budget, da realizzarsi con una piena conoscenza delle problematiche delle diverse zone del vasto territorio di competenza, potendo così assicu- rare ai cittadini residenti le migliori prestazioni e servizi possibili, in modo omogeneo tra le diverse zone ed al contempo calato nella spe- cificità di ogni territorio e Comunità.
Unità Funzionali Salute Mentale nelle Zone Distretto
A livello delle zone distretto delle nuove Aziende USL si collocano le Unità Funzionali Sa-
A cura della Direzione Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
Toscana Medica 2|2016


































































































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