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A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
essere distribuiti anche a livello individuale, fornendo le indicazioni della pagina web re- gionale www.regione.toscana.it/ictus.
Si tratta di uno strumento conoscitivo che potrebbe essere non solo raccomandato ma addirittura “prescritto” dai medici ai loro as- sistiti, soprattutto quelli ad alto rischio, per prevenire e combattere l’ictus.
Una precoce attivazione del sistema di cura dell’ictus in fase acuta consente di organizzare appropriatamente fino dalle prime fasi anche il
percorso di assistenza esperta durante la fase successiva di ricovero ospedaliero, con la collo- cazione del paziente nella area di intensità più appropriata e meglio organizzata in rapporto alla gravità ed alla complessità della presen- tazione clinica. Ancora oggi infatti oltre ed indipendentemente dall’intervento in acuto la maggior parte dei pazienti con ictus possono beneficiare in modo sostanziale per una ridu- zione provata scientificamente sia della morta- lità che della disabilità residua di una gestione esperta e dedicata applicata nella fase di suc- cessiva degenza in ospedale.
http://www.regione.toscana.it/consiglio-sanitario-regionale/pareri
Consiglio Sanitario Regionale
Parere 60/2015, seduta del 8 settembre 2015
Rapporto ospedale/territorio alla luce della nuova organizzazione
Allegato
Risposta al punto 6 dell’odg dell’ 8/9/2015 “rapporto ospedale/territorio alla luce del- la nuova organizzazione del SST”.
Contributi volti a rendere più funzio- nale e integrata l’assistenza sia nella fase extra che ospedaliera. Spunti di riflessione fra la collaborazione fra ospedale e terri- torio al fine di spostare sul territorio una parte dell’assistenza in maniera sostenibi- le e sicura per il paziente.
A. Utilizzazione del “sistema day service” af- fidato all’ospedale direttamente dal MMG per la soluzione di problemi clinici in pazienti che non necessitano di ricovero (es. sindromi ane- miche, sindromi febbrili).
CRITICITÀ:
1. prevedere un’accoglienza e un inquadra-
mento da parte di un medico ospedaliero;
2. disporre di accessi rapidi alle specialistiche e ai servizi che operano esami pesanti (re-
sponsabilità alla direzione sanitaria);
3. creazione di una interazione informatica fra il medico del day service e il MMG. (nota: vedere e confrontare con i contenuti della
delibera del day service)
B. Prevedere pacchetti di esami che garan- tiscano al MMG l’accesso alla diagnostica in maniera rapida e coordinata per la soluzione di problemi basati su un alto grado di sospetto clinico (es. colica addominale da calcolosi bilia- re o renale).
CRITICITÀ:
1. da concordare con le Direzioni Sanitarie ed
i Responsabili della diagnostica del presidio
ospedaliero di riferimento;
2. mancanza di comunicazione telematica
efficiente e sicura fra MMG e ospedale C. Creazione delle UCCP (Unità Complesse Cu- re Primarie), che rappresentano il luogo do- ve il paziente inviato dal MMG può ricevere prestazioni specialistiche necessarie.
Anche da parte di specialisti ospedalieri. Se sono necessarie più specialità garantire la tem- pestiva integrazione ed esecuzione al fine di formulare una sintesi, o programma terapeuti- co adeguato e in tempo reale.
CRITICITÀ:
1. prevedere che il Medico del distretto e/o Re-
sponsabile della SdS disponga delle compe-
tenze cliniche necessarie.
2. Provenienza di competenze anche ospeda-
liere
Toscana Medica 1|2016

