Page 34 - Toscana Medica
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3. informatizzazione del processo per consen- tire migliori rapporti fra gli attori.
D. Cure intermedie. Modello di riferimento è il documento approvato dal CSR. Principi fon- danti del documento:
a) Cure intermedie come strumento sanitario e
non sociale territoriale rivolto a pazienti di- messi dall’ospedale non in grado, per moti- vazioni contingenti, di vivere a casa (pazienti non bisognosi di ospedale ma non in grado di vivere a domicilio);
b) Cure intermedie come struttura in grado di intercettare accessi non idonei ad un acces- so al PS;
c) Gestione affidata al MMG, responsabilità del coordinatore della AF;
d) Personale infermieristico dipendente diretta- mente dal MMG;
e) Rapporto costante del personale sanitario con la struttura ospedaliera che ha dimesso il paziente;
f) Permanenza non superiore alle due/tre setti- mane
CRITICITÀ:
1. identificazione delle sedi (ospedali dimes-
si?), augurabile sistemazione vicino ai PS
2. distribuzione diffusa nel territorio toscano
3. individuazione e reperimento di personale
adeguato
4. rapporto garantito da mezzi informatici fra
queste strutture e quelle ospedaliere
E. Intercettazione da parte del MMG/AFT
di quota parte di urgenza che storicamente è orientata a rivolgersi sempre al PS che può tro- vare invece soluzione ai suoi problemi sul ter- ritorio.
Premesse:
1. per l’alta complessità in emergenza urgen-
za, i codici rosso giallo e buona parte del
2.
verde devono accedere direttamente al PS. La media e bassa complessità in cui il MMG deve giocare il suo ruolo prevedono:
a. una utenza con problemi nuovi e di re-
cente insorgenza. Qualora le NEWS ab- biano uno score elevato (NB da definire) il MMG è invitato a inviare il paziente al PS. Qualora le NEWS non abbiano score elevato, il paziente deve essere preso in carico dal MMG che deve però disporre di uno strumentario specifico, come di seguito elencato: pulsossimetro, elettro- cardiografo, spirometro, Point Of Care Testing, doppler. Questo per consentire di ottimizzare le capacità diagnostiche ed inviare se necessario al PS con maggiore appropriatezza;
b. una utenza già nota e inquadrata che ab- bia motivo di accesso a gradi di assisten- za superiore per riacutizzazioni che pos- sono essere intercettate nel setting delle cure intermedie e successivamente al PS. Questo tipo di utenza, nota e largamente inquadrata, potrebbe trovare un percorso facilitato che superi la fase di stop offerta dal triage direttamente in percorsi ade- guati alla cronicità (CAU o GAU) gestiti direttamente dagli specialisti internisti o gerontologi operanti nell’ospedale fin dal primo momento.
CRITICITÀ:
1. orario da dedicare all’emergenza/urgenza
per codici minori da parte dalla AFT che de- ve garantire per tutto il periodo una sollecita disponibilità
2. formazione degli operatori sanitari
3. aggiornamento sulla interpretazione degli
esami fattibili sul territorio
4. personale infermieristico formato
5. indicatori di risultato
6. necessità di collegamento informatico fra
reso territoriali e ospedalieri.
A cura della Direzione Generale Diritti di cittadinanza e Coesione Sociale
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