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QUALITÀ E PROFESSIONE 33
Tommaso Grassi, Laureato in Medicina
e Chirurgia nel 2011, specializzando al
terzo anno in Igiene
e Medicina Preventiva presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha svolto attività di formazione e collaborazione presso: Direzione Sanitaria Aziendale ASL 10
di Firenze, Distretto Quartiere 5 di Firenze, Direzione Sanitaria Nuovo San Giovanni di Dio, Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica
e Dipartimento di Prevenzione ASL 10.
T. GRASSI, G. GORINI1, E. CHELLINI1, F. BATTISTI1
Stima dei decessi per tumori attribuibili a fattori di rischio comportamentali in Toscana nel triennio 2010-2012
Una delle colonne portanti della sanità pub- blica è senza dubbio quella riguardante la co- noscenza della diffusione delle malattie nella popolazione in modo da poter impostare e per- seguire correttamente strategie di prevenzione primaria e secondaria. In Europa, come in molte altre parti del mondo, abbiamo assistito a un duplice fenomeno: da un lato un allungamen- to della speranza di vita alla nascita, dall’altro il progressivo viraggio da una prevalente inci- denza di malattie infettive a una di patologie cronico-degenerative (definite non-communi- cable diseases NCDs); in questo nuovo scenario le neoplasie costituiscono, ad oggi, in Europa, circa il 20% dei decessi totali. Una quota con- sistente dei tumori è attribuibile a fattori di ri- schio modificabili e, proprio in tal senso, il grup- po collaborativo di ricercatori del Comparative Risk Assessment afferente al progetto Global Burden of Disease (GBD) ha stimato che le fra- zioni di rischio di mortalità per tumore attribui-
bili a cause modificabili siano del 37% nei Pae- si ad alto reddito. Le cause riconosciute come principali responsabili sono: fumo, consumo di alcol, sovrappeso e obesità, inattività fisica e basso consumo di frutta e verdura. La sensibilità verso la diretta correlazione tra i fattori di rischio menzionati e patologie neoplastiche è sempre più consistente nel recente scenario politico- sanitario internazionale e ne è una conferma il fatto che se ne parla, come obiettivi di pre- venzione, in numerosi documenti ufficiali, qua- li il “Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013- 2020” dell’OMS, il “Codice Europeo contro il cancro” della IARC e anche a livello nazionale nel programma “Guadagnare Salute” e nel “Pia- no Nazionale di Prevenzione 2014-2018”.
Risulta dunque evidente che per impostare degli efficaci interventi di prevenzione con l’o- biettivo di contrastare l’insorgenza delle pato- logie tumorali, occorrono stime attendibili di
TOTALE DECESSI
TOTALE DECESSI ATTRIBUIBILI
%
M
F
TOT M+F
M
F
TOT M+F
M
F
TOT M+F
AUSL 1 - Massa e Carrara
1227
917
2144
694
301
996
56,6
32,8
46,4
AUSL 2 - Lucca
1242
983
2225
704
333
1037
56,7
33,8
46,6
AUSL 3 - Pistoia
1626
1195
2821
937
407
1344
57,6
34,1
47,6
AUSL 4 - Prato
1220
943
2163
698
328
1025
57,2
34,7
47,4
AUSL 5 - Pisa
1837
1381
3218
1021
448
1469
55,6
32,4
45,6
AUSL 6 - Livorno
1920
1571
3491
1073
554
1627
55,9
35,3
46,6
AUSL 7 - Siena
1502
1151
2653
766
404
1171
51,0
35,1
44,1
AUSL 8 - Arezzo
1778
1344
3122
956 ASL
451
1406
53,8
33,5
45,0
AUSL 9 - Grosseto
1326
1046
2372
720
361
1081
54,3
34,5
45,6
AUSL 10 - Firenze
4487
3688
8175
2453
1306
3759
54,7
35,4
46,0
AUSL 11 - Empoli
1210
905
2115
647
299
946
53,5
33,1
44,7
AUSL 12 - Viareggio
1040
777
1817
615
263
878
59,2
33,8
48,3
TOTALE TOSCANA
20415
15901
36316
11284
5454
16738
55,3
34,3
46,1
1 SS Epidemiologia Ambientale e Occupazionale, Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (ISPO), Firenze
Tabella 1 - Decessi per tumore attribuibili ai fattori di rischio analizzati per ASL, triennio 2010-2012, e percentuale sul totale di ASL. M maschi, F femmine.
S O M M A R I O ToscanaMedica6|2016

