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QUALITÀ E PROFESSIONE 27
Maria Grazia Santini
Dal 1979 ad oggi si è sempre occupata di sanità pubblica con particolare riferimento alle malattie infettive e vaccinazioni; dal 1996 è Resp. di 2° livello della UF di Sanità Pubblica della Zona di FI e dal 2006 Direttore della UO di Sanità Pubblica della ASL di FI. Spec. In Pediatria, Malattie Infettive, Igiene e Medicina Preventiva Componente della Commissione Reg.le Vaccini dal 1996.
1 UO ISP ASL 10 Firenze
2 UO Tecnici di prevenzione in ambito ISP
Concludo con la constatazione che oggi in Italia, se molti passi sono stati fatti in vari am- biti e per molti aspetti della cura e assistenza della sofferenza mentale, ancora non si danno risposte adeguate, oltre gli SPDC, per gli psi- cotici acuti e i cronici che riacutizzano e che richiedono luoghi e personale idoneo che si assume la responsabilità per il tempo necessa- rio ad una migliore evoluzione della patologia.
Il contenimento ambientale non si esprime solo con la farmacologia che non è tabù, non è buona o cattiva, è presidio scientifico come gli altri tutti ricordati che dobbiamo cono- scere ed adoperare con Scienza e Coscienza, secondo l’insegnamento di diverse Scuole tra le quali la fiorentina, alla quale mi onoro di appartenere, del Prof. Adolfo Pazzagli, Emeri- to di Clinica Psichiatrica, di Psicologia Clinica, Presidente della Associazione Italiana per la Psicoanalisi.
TM
Info: fec@outlook.it
La sorveglianza delle scuole: una priorità della sanità pubblica a sostegno delle generazioni future
ta: “ Le malattie mentali sono espressioni delle contraddizioni capitaliste e non esistono” o “ I medici sono al servizio del potere dominante e del capitalismo per confinare i malati menta- li ”, ancora “Gli psicofarmaci sono usati dalla Destra e la Psicoterapia dalla Sinistra”.
E pensare che anche l’Italia dopo la Germa- nia e la Francia ha dato un contributo agli Stu- di psicopatologici, psicodinamici e sociologici dagli anni post seconda guerra mondiale e pri- ma della guerra da alcuni clinici che si sono li- berati dalla matrice neurologica, quali Morselli, Barison, Tobino, Borgna, come da Psicoanalisti e Fenomenologi fino dagli anni Trenta.
Il DSM dell’APA giunto alla Va edizione, con molti limiti, è riferimento per molti psichiatri e se si supera lo schematismo in ambito sinto- matologico e terapeutico - in molti casi non vi è alcuna necessità di farmacoterapia -, si affianca ai contributi delle discipline psicodi- namiche, cognitive, comportamentali, relazio- nali, sociali, ma il punto essenziale è la perso- na che soffre e per la quale dobbiamo fare le scelte più idonee.
M.G. SANTINI1, L. RICCIARELLI1, C. BUONAMICI1, C. STADERINI1, R. CECCONI1, V. CORDELLA1, G. GAROFALO1
P. FRATINI2, A. BASSINI2, D. BACCIOTTI2, C. GIULIANI2, D. NICCOLAI2, O. CECCHI2, F. TORTORA2, D. BALZONI2, M. GIORGI2
È ormai noto come l’ambiente in cui si vi- ve svolge un ruolo importante sulla salute e sul benessere psicofisico della persona. Uno dei principali luoghi di vita dei bambini e ragazzi è rappresentato dall’ambiente scolastico dove tra- scorrono anche otto ore al giorno per circa 200 giorni l’anno, e per svariati anni (a partire dalla scuola materna e quanto meno fino al termine della scuola dell’obbligo).
Rimane difficile quantificare l’effettivo peso dell’impatto del fattore ambientale dato che, nella maggior parte dei casi, questi è il prodotto di potenziali inquinanti numerosi e concomi- tanti benché ciascuno contribuisca in quantità modesta.
La scadente qualità dell’aria nelle scuole può determinare seri problemi sanitari tra i ragazzi che come noto sono più sensibili degli adulti al- le conseguenze dell’inquinamento. Alcuni studi hanno dimostrato che l’asma in bambini e ado- lescenti risulta positivamente associata a nume- rosi fattori presenti nell’ambiente scolastico fra cui l’umidità, i composti organici volatili(VOCs), la formaldeide, gli allergeni e i batteri. La catti- va qualità dell’aria e condizioni microclimatiche non ottimali possono influenzare inoltre anche la performance del lavoro scolastico degli stu- denti.
Certo è comunque che l’aria presente negli ambienti confinati è una delle matrici che più
Toscana Medica 3|2016

