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RICERCA E CLINICA 39
Suscettibilità genetica
Test farmacogenetici
Finalità primaria dei test di farmacogene- tica è l’analisi dei profili specifici di risposta ai farmaci in relazione a efficacia, interazioni e rischio di reazioni avverse, analizzandone il controllo genetico ai diversi livelli: assorbi- mento, metabolismo, trasporto, eliminazione, caratteristiche del bersaglio e complicanze. La complessità del sistema genetico su cui si ba- sa questo controllo va dalla semplice eredità monogenica a quella poligenica/multifatto- riale. Molti farmaci comunemente impiegati nella pratica clinica sono metabolizzati da uno o più isoenzimi del citocromo P450 che può risultare “alterato” in presenza, nel soggetto, di induttori o inibitori (altri farmaci, alimenti, fumo, alcol) e di varianti genetiche. Particolare cautela va posta, dunque, nell’utilizzo dei ri- sultati in considerazione della molteplicità dei fattori in gioco per raggiungere un’efficacia personalizzata.
La maggiore difficoltà che si incontra nel di- segnare una sperimentazione di farmacogene- tica è la mancanza di criteri condivisi non solo sulle modalità di conservazione dei campioni o sull’informativa ai pazienti e ai controlli sani, ma anche sull’utilità pubblica dello studio, le ri- sorse impegnate, l’aderenza alla Good Clinical Practice.
Pertanto, nella valorizzazione clinica dei test DTC di farmacogenetica è importante consulta-
re siti affidabili e costantemente aggiornati. Ad esempio, PharmGKB (http://www.pharmgkb. org) comprende informazioni cliniche (es. indi- cazioni di dosaggio), informazioni pubblicate sui farmaci, associazioni geni-medicine e relazioni genotipo-fenotipo, lista delle linee guida e dei biomarcatori considerati validi da FDA ed EMA per l’inserimento del test di farmacogenetica nel foglio informativo Shimazawa (2013) Al mo- mento, la FDA ha approvato oltre 176 farmaci che riportano indicazioni farmacogenetiche nel foglio informativo, mentre per l’EMA il numero è intorno ai 130 ma in continuo aumento.
Test di suscettibilità
I test di suscettibilità (o predittivi) sono pro- posti come capaci di determinare il rischio personale di ammalarsi di una delle numerose malattie complesse a carattere multifattoriale. Si tratta per lo più di patologie a insorgenza tardiva e andamento cronico, come diabete, tromboembolismo, obesità, infarto, alcuni ti- pi di tumore, maculopatie senili, ecc. Tuttavia, se è possibile indicare la suscettibilità media di un gruppo di popolazione in base all’inci- denza della patologia, difficilmente si riesce a misurare quella individuale, determinata dalle molteplici interazioni geni-ambiente sottese a quello specifico fenotipo in quel soggetto. Quindi, perché il risultato di un test di suscet- tibilità abbia significato, è necessaria l’accu- ratezza dei dati clinici, compresi quelli relativi ad ambiente e stile di vita. Occorre, inoltre, assicurarsi della validità analitica e clinica del test, ossia che le varianti siano correttamente individuate e che abbiano la capacità di pre- vedere un fenotipo, in particolare tenendo conto del valore predittivo positivo e negativo per quel soggetto. (Boccia, 2012). Non si do- vrebbe consigliare un test di suscettibilità sen- za conoscerne l’utilità clinica e sapere come utilizzare il risultato. Colui che esegue un test di suscettibilità non è un malato, ma potrebbe avere varianti genetiche che lo predispongono alla malattia, senza che ciò implichi che neces- sariamente la svilupperà. In base ai risultati, il rischio è di vivere nell’attesa dell’ipotetica comparsa di qualche segno di malattia e di sentirsi già ammalato senza esserlo.
Gli inviti alla cautela non hanno potuto frenare la commercializzazione DTC dei test di suscettibilità, spesso poco o affatto validati a livello scientifico e offerti in “regime fai-da-te”. Per quanto evidenziato, è inopportuno consi- gliarne l’esecuzione al di fuori di protocolli atti a valutarne l’appropriatezza e ad assicurare la qualità del percorso, essendo la responsabili- tà ultima dell’utilizzo del risultato a carico del medico che riceverà il referto. TM
Info: anbamail@alice.it
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