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34 MEDICINA LEGALE
M. MARTELLONI, G. TERRANOVA1
Gestione diretta dei sinistri in Regione Toscana.
Il punto di vista
dei medici legali
Dal 1 gennaio 2010 le Aziende Sanitarie della Regione Toscana gestiscono le richieste di risarcimento avanzate dai cittadini per danni da pretesa responsabilità professionale attraverso organismi multidisciplinari, i Comitati di Gestione dei sinistri (CGS), nell’ambito dei quali è stra- tegica la figura del medico legale. A quasi sei anni dal passaggio alla gestione diretta, è tempo di fare un bilancio almeno sul punto di arrivo attuale.
Dagli Osservatori medico-legali ai Comita- ti Gestione Sinistri: una lunga storia
Il passaggio alla gestione diretta non è stato un in- cauto salto nel vuoto: le Aziende Sanitarie avevano infatti alle spalle, come indicato da componenti COMLAS su Difesa Sociale del 2001, circa un de- cennio di esperienza degli Osservatori medico-legali, nell’ambito dei quali i medici legali si erano già ci- mentati con la valutazione dei casi di responsabili- tà professionale e con lo studio epidemiologico del contenzioso, in una fase storica in cui le Compagnie Assicurative gestivano in piena autonomia i sinistri avvalendosi dei loro consulenti fiduciari, senza forni- re alcun feedback né alle Aziende né ai professionisti coinvolti.
L’analisi e lo studio epidemiologico del conten- zioso effettuato nell’ambito degli Osservatori (Tecni- ca Ospedaliera 2002) producevano:
• incontri di approfondimento, che alcuni già all’e-
poca strutturavano come audit clinici, protocolli e linee guida evidence-based, corsi di formazione sulle tematiche medico-legali emergenti (consen- so informato, comunicazione medico-paziente, gestione della documentazione sanitaria),
• indicazioni di comportamento per i professioni- sti, tra cui l’input ad incrementare l’utilizzo del riscontro diagnostico come meccanismo di veri- fica e di controllo permanente degli outcomes in caso di dubbio sulla causa della morte.
Stando ai dati economici (ovviamente riferiti all’epo- ca e non attualizzati), negli anni immediatamente precedenti il passaggio alla gestione diretta la spesa per assicurare le Aziende Sanitarie ammontava a cir- ca 50 milioni di euro (tra premi e franchigie), mentre sappiamo che solo pochi milioni di euro venivano liquidati dalle Compagnie Assicurative per il risarci- mento dei danni, con conseguenti azioni di querela da parte degli attori come strumento di pressione per cercare di ottenere una qualche risposta in sede assicurativa.
La gestione diretta: solo un problema di spesa?
A nostro avviso è proprio l’impossibilità, nel tradizio- nale modello assicurativo, di controllare il processo di gestione del sinistro in tutte le sue fasi e quindi di contenere il contenzioso con interventi di tipo pre- ventivo e limitare le perdite economiche per l’azien- da, che, più di ogni altra considerazione o conteggio di natura meramente economica, conferma, ancora oggi, dal punto di vista del management, la bontà della scelta operata dal legislatore toscano nel 2009.
I dati contenuti nella recente relazione del Centro Regionale Gestione del Rischio Clinico sull’attività dei CGS del 2014 evidenziano, per quasi tutte le Azien- de Sanitarie, una buona performance con positive ricadute in termini di contenimento della spesa, con- trollo del processo e soddisfazione dei cittadini che, qualora venga ammesso il nesso di causa, riescono ad ottenere un equo risarcimento in tempi ragione- voli. La medesima relazione cita, quali punti di forza dell’esperienza toscana, una maggior consapevo- lezza del costo economico dei risarcimenti da parte degli operatori sanitari, la riduzione del contenzioso civile ed il crollo di quello penale, tempi ridotti di de- finizione delle pratiche e di liquidazione, risparmio immediato consistente rispetto ai premi assicurativi pagati annualmente.
A fronte di un 50% di richieste di risarcimento respinte per insussistenza del nesso di casualità, le Aziende Sanitarie liquidano circa 25 milioni di euro all’anno per il risarcimento dei danni causati dalla gestione sanitaria: questo significa che molti cittadini hanno la possibilità, prima negata, di vedersi rico- noscere un equo e tempestivo ristoro economico in tempi più brevi rispetto al procedimento giudizia- rio civile, semplicemente presentando una richiesta all’Azienda Sanitaria (non essendo obbligatorio né rivolgersi ad un legale né premunirsi di una valuta- zione medico-legale di parte).
La previsione del costo totale annuale dei ri-
Massimo Martelloni, Presidente COMLAS, Direttore UOC Medicina Legale e Clinical Risk Manager Lucca, Azienda USL Toscana Nordovest.
1 Rappresentante COMLAS Regione Toscana, Dirigente Medico di Medicina Legale e Clinical Risk Manager Pisa, Azienda USL Toscana Nordovest
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