Toscana Medica -Agosto-Settembre-2019
T OSCANA M EDICA 8 / 2019 29 testatina ricerca clin c po preciso dal trapianto di rene per ottenere il massimo miglioramento della capacità di esercizio. Offre co- munque una serie di spunti impor- tanti favorevoli alla promozione del programma di esercizio fisico mode- rato, individualizzato nei trapiantati renali anche in forma non supervi- sionata, con l’ausilio iniziale di lau- reati in scienze motorie che diano indicazioni specifiche e istruiscano adeguatamente i pazienti almeno in una fase iniziale. È ipotizzabile che il periodo iniziale di supervisione da parte del personale specialistico, possa essere prolungato nel caso di pazienti che alla prima valutazione risultino in una condizione sarcope- nica o comunque di fragilità, in cui l’esecuzione di esercizi in modalità autonoma li possa predisporre a in- fortuni che potrebbero compromet- tere la prosecuzione del programma. L’abbattimento della riduzione della forza muscolare e il contenimento del rischio cardiovascolare e metabo- lico risultano essere i fattori più sen- sibili al trattamento proposto. È ragionevole pensare che un calo dell’aderenza all’attività fisica regola- re possa essere meglio controllato nel tempo proponendo un retraining in palestra saltuario, ogni 5- 6 settimane allo scopo anche di adeguare il carico di lavoro sulla base delle rivalutazioni mediche effettuate periodicamente. L’analisi della deformazione miocar- dica, come stima della contrattilità e della performance cardiaca, è un aspetto specialistico che solo alcuni laboratori di cardiologia sono in grado di fornire, ma che supporta adeguata- mente le indicazioni alla prescrizione esercizio fisico. Nel nostro studio è stata in grado di rilevare cambiamenti significativi nella struttura miocardi- ca nei pazienti sottoposti a trapianto renale dopo sei mesi di attività fisica senza supervisione a casa. Se i cambiamenti in questo conte- sto possono tradursi in un beneficio sulla mortalità cardiovascolare, sarà necessario esaminarli in uno studio prospettico più ampio e per un pe- riodo di tempo adeguato. laura.stefani@unifi.it T 0 Baseline T 3 mesi Med lite 11,5 ± 1,9 11,7 ± 3,1 ADM 31,6 ± 4,3 32,6 ± 4,8 ADM: aderenza dieta mediterranea. Dall’analisi dei dati del questionario di aderenza alla dieta mediterranea è stato possibile evidenziare, già dopo 3 mesi, un leggero ma sensibile incremento dell’aderenza globale alla dieta mediterranea. Tabella I. – Questionari alimentari MED lite e ADM-score a 3 mesi. Figura 2 – Risultati dell’ Hand-grip test di entrambi gli arti superiori in trapiantati renali aderenti al programma di esercizio fisico non-supervisionato. Figura 3. – GLS ( Global Longitudinal Strain ) del ventricolo sinistro in trapiantati renali. Hand-grip mano destra e sinistra T0, T6, T12, T15 36 35 34 33 32 31 30 29 0 -5 -10 -15 -20 -25 -30 -35 -40 EF = 10% 20% 30% 40% 50% EF = 60% T0 T6 T12 T15 p < 0,05 HG dx HG sx Si evidenzia un significativo aumento della forza arti superiori già dopo 6 mesi. Si apprezza una maggiore negatività del parametro GLS, indice di migliore contrattilità, a parità di frazione di eiezione durante i mesi di training. T0 T6 T12 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 GLS (%) GCS (%) GLS = GCS
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