Toscana Medica -Agosto-Settembre-2019

T OSCANA M EDICA 8 / 2019 5 testatina le copertine di toscana med c “ Firenze… fu… la prima a possede- re un Ricettario normale, vero codice officiale dell’Arte, per servire di gui- da e di regola a tutti gli Speziali del suo Stato. ” Così scrive nel 1862 il Collegio Medi- co di Firenze, intervenendo nel dibat- tito postunitario sul riordinamento e la standardizzazione dei componenti, delle procedure e delle tecniche di preparazione, della posologia, delle tariffe e delle unità di misura dei me- dicamenti, tappa imprescindibile del progetto di unificazione nazionale. Redatto dal Collegio dei Medici su invito dei Consoli dell’Arte, il Ricet- tario Fiorentino aveva visto la luce nel gennaio del 1499 (anno fioren- tino 1498), con la marca tipografica della Compagnia del Drago: sebbene siano citate anche edizioni prece- denti, risale a questa data la prima edizione di cui si conservino ancora oggi esemplari. Nato per porre fine agli errori degli speziali, per arginare la ciarlataneria e per evitare la diffu- sione di terapie non suffragate dalle “evidenze”, il Ricettario divenne il testo operativo di base, a cui era ob- bligatorio fare riferimento per ogni preparazione medicinale. “ Considerando noi doctori dell’arte et di medicina del famosissimo Colle- gio Fiorentino Spectabili. S. Consoli in quanti pericoli gl’infermi nella cip- tà nostra incorrono, et quanti errori i nostri Spetiali, sì nella ciptà nostra, sì nel contado existenti, per la diversita delli receptarii commettino: li quali sino al presente di circha la prepara- zione et la electione, et conservatione, et compositione di tutti i lactovarii, semplici, et composti a decti Spetiali necessarii, hanno usati: onde mol- ta infamia ne seguita alli medici in quella practicanti. Volendo adunque a tali inconvenienti et pericoli di in- fermi et infamia a medici falsamente data: iuxta al potere nostro con più honorevole et più laudabile et miglior modo riparare et obviare… ”. Tutela dei pazienti, salvaguardia dei medici. Consapevole dell’importanza di que- sto strumento, anche Cosimo I de’ Medici, nell’ambito di un generale riassetto della vita amministrativa dello Stato fiorentino, volle che, nel 1550, il testo aggiornato del Ricet- tario venisse nuovamente impresso: Il Ricettario Fiorentino di Donatella Lippi Donatella Lippi Professore di Storia della Medicina e Medical Humanities, Università degli Studi di Firenze Arte de’ medici e speziali Firenze, Ricettario fiorentino di nuouo illustrato . In Fi- renze, appresso Pietro Cecconcelli, Alle Stelle Medicee, 1623 (Biblioteca Biome- dica dell’Università degli Studi di Firenze) (su concessione dell’Università degli Studi di Firenze, con divieto di ulteriore riproduzione o duplicazione).

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