Toscana Medica -Agosto-Settembre-2019
T OSCANA M EDICA 8 / 2019 7 testatina qualità e prof sio e Introduzione Secondo dati ARS, la riospedaliz- zazione precoce (entro 30 giorni dalla dimissione) non programma- ta in Toscana è del 9,5% nella po- polazione generale e del 12% tra per costruire programmi rivolti a ridurre il fenomeno. Nella casistica descritta i pazienti con riospedaliz- zazione precoce sono anziani (età media 82,8) e affetti da multiple co- morbilità (> 4 nell’86,6%). Questo elemento è da sottolineare anche in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazio- ne stimato per i prossimi anni. La lunghezza della degenza non pare influire sul fenomeno. Il fatto che il 75% di questa popolazione abbia avuto almeno 3 ricoveri in un anno e il 41% almeno 4 fa ritenere corretta l’osservazione che l’attenzione deve essere portata su una sottocatego- ria di pazienti hospital dependent tanto che il numero di precedenti ospedalizzazioni diviene l’elemento predominante per definire i pazien- ti a maggior rischio di riammissione precoce. Condizioni sociali (quasi il 40% vive senza i propri familiari), la disabilità fisica severa e la malattia di Alzheimer nei suoi aspetti più gravi (nella nostra casistica presenti nel 55% e 50,8% dei casi rispettiva- mente) fanno ritenere molto diffici- le, nell’attuale realtà, la sostenibilità domiciliare per tali pazienti, soprat- tutto quando si aggiunge una qua- La riospedalizzazione precoce è una problematica che coinvolge tutte le specialità mediche e in particolare la Medicina Interna. Sebbene esistano molti studi riguardanti singole patologie, poco si sa della valutazione complessiva di tali pazienti. L’analisi delle caratteristiche dei pazienti riammessi entro 30 giorni dalla dimissione può dare spunti per costruire programmi rivolti a ridurre il fenomeno. Parole chiave: riospedalizzazione, ospedalizzazione, Medicina Interna, hospital dependent patient , complessità Caratteristiche di 120 pazienti consecutivi riospedalizzati entro 30 giorni dopo la dimissione da un’Unità di Medicina Interna di Valerio Verdiani, Pamela Marietti Valerio Verdiani Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987. Specialista in Medicina Interna, Cardiologia, Gastroenterologia. Ha lavorato per 7 anni nella Medicina Pronto-Soccorso dell’AOU Careggi di Firenze e per 13 anni nella Medicina Interna e d’Urgenza della stessa Azienda. Dal 2012 è Direttore dell’U.O. Medicina Interna di Grosseto Pamela Marietti Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2003. Specialista in Geriatria. Ha lavorato dal 2010 nella Medicina Interna di Pitigliano e di Orbetello e dal 2016 lavora come dirigente medico nella Medicina Interna di Grosseto gli ultra 65-enni. Il fenomeno della riospedalizzazione precoce è una tematica sempre più sentita per le problematiche socio-sanitarie ed economiche che comporta. Sebbene vi siano un’ampia letteratura inter- nazionale sulla riospedalizzazione attribuita a situazioni cliniche speci- fiche e un’innumerevole produzione di score clinici (ad esempio per lo scompenso cardiaco) per individua- re i pazienti con maggiore proba- bilità di riammissione precoce, una systematic review (Kansagara et al., “JAMA” 2011) rileva che la maggio- ranza dei modelli risulta avere una scarsa abilità predittiva. Vi è invece una limitata ricerca volta a valutare i molteplici aspetti (non solo quelli legati alla singola patologia) coinvol- ti nel fenomeno. Pazienti e metodi Al fine di individuarne le caratte- ristiche globali abbiamo analizzato i dati di 120 pazienti consecutivi riammessi entro 30 giorni dopo la dimissione da un’unità di Medici- na Interna (Ospedale Grosseto). Al loro rientro in ospedale (ricovero in- dice) venivano registrati dati anam- nestici, demografici, clinici (con ri- ferimento anche a disabilità e deficit cognitivo), sociali. Risultati I risultati sono riportati nella Ta- bella I. Discussione L’analisi delle caratteristiche dei pazienti riammessi entro 30 gior- ni dalla dimissione può dare spunti
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