Toscana Medica -Novembre-Dicembre2019

T OSCANA M EDICA 10 / 2019 13 testatina opinioni a confronto complesso dal punto di vista etico, è quello delle cosiddette linee avanza- te di trattamento le quali purtroppo spesso producono risultati non molto diversi da quelli di un qualsiasi tratta- mento placebo. In questo senso po- trebbe essere utile investire piuttosto sulle cure sintomatiche che riescono a garantire una qualità di vita accet- tabile ai pazienti nelle ultime fasi della loro vita. Tutte le azioni di cui ho parlato devo- no essere considerate non generica- mente mezzi per abbassare la spesa quanto piuttosto strumenti per utiliz- zare al meglio le risorse disponibili di fronte alle grandi opportunità di cura di cui oggi disponiamo, in particola- re per il melanoma in fase avanzata e appunto il cancro del polmone non a piccole cellule. Ricordo infine che il problema del- la sostenibilità del sistema sanitario pubblico riguarda non solo gli ammi- nistratori, i medici e i pazienti ma an- che l’industria che inevitabilmente si vedrebbe penalizzata da una diminu- zione delle richieste dei propri pro- dotti legata alla mancanza di risorse. Gli autori partecipanti alla discussione hanno dichiarato l’assenza di conflitto di interessi. e comunque il costo maggiore per qualsiasi processo di cura e ricorda- re che all’interno di un processo di cura esistono azioni che in termini di risultati influiscono in maniera mol- to maggiore rispetto all’azione del singolo farmaco. Faccio due esempi. Le donne che ricevono la diagnosi di tumore alla mammella allo screening hanno 8 punti percentuali di soprav- vivenza in più rispetto a quelle con una diagnosi occasionale e a oggi nessun farmaco garantisce una per- centuale maggiore dell’8% rispetto a un trattamento standard . Le donne che ottengono una valutazione multi- disciplinare hanno una sopravviven- za migliore di quelle prese in carico da un singolo professionista e lo stes- so può dirsi nel caso del cancro della prostata. Dopo aver parlato di due aspetti im- portanti quali le attività di screening e la multidisciplinarietà, torniamo alla questione dei farmaci. In questo campo si può agire a più livelli, ad esempio investendo sull’in- novazione, cercando al contempo di risparmiare sulle novità e ricorrendo quando possibile ai biosimilari come accade per esempio ormai da anni in Germania. Un altro campo di intervento, assai con prognosi generalmente infausta che meglio di altre si prestano a fol- low-up prolungati nel tempo. TOSCANA MEDICA - Ritorniamo al tema della sostenibilità. I costi per tutte le molecole e le attività neces- sarie a gestire al meglio i pazienti oncologici (e non solo quelli con il tu- more polmonare non a piccole cellu- le) che abbiamo sentito ricordare nei precedenti interventi possono essere ragionevolmente sostenuti dal nostro sistema sanitario? AMUNNI - Alcune considerazioni sul tema sostenibilità. A fronte dell’au- mento del numero dei pazienti e delle possibilità di cura, la spesa per l’oncologia non può essere gestita senza ricorrere a un certo grado di flessibilità, come prima opportuna- mente ricordato. I cittadini toscani hanno il miglior risultato in termini di sopravvivenza rispetto agli emiliani dai quali li se- para solamente lo 0,1%: è necessario allora cambiare prospettiva e iniziare a valutare non solo gli indicatori di processo ma anche quelli di esito e di qualità delle cure. Bisogna poi smettere di pensare che i farmaci rappresentino sempre Progetto realizzato con il sostegno di MSD

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