Toscana Medica -Novembre-Dicembre2019
T OSCANA M EDICA 10 / 2019 5 testatina editoriale zata alla verifica della regolarità certifica- tiva degli atleti sia a livello agonistico che amatoriale e sempre nello stesso periodo è stata riservata particolare attenzione al progetto di revisione della legge regiona- le che disciplina i rapporti tra le Aziende, le Associazioni del volontariato e i medici a vario titolo impegnati nei servizi terri- toriali di emergenza- urgenza. Ci siamo poi occupati dei rapporti e competenze fra il medico radiologo e il tecnico di Radiologia e abbiamo de- dicato notevole impegno in termini di partecipazione e offerta di idee e spunti di discussione agli Stati Generali della professione medica organizzati a livello nazionale dalla FNOMCeO. L’Ordine compare tra i sottoscrittori di un importante protocollo di intesa (in- sieme, tra gli altri, a Prefettura e Co- mune di Firenze, Università, Tribunale e Procura della Repubblica, Carabinie- ri, Guardia di Finanza e AOU Meyer) relativo alle strategie di prevenzione e intervento sull’abuso e la violenza all’in- fanzia e all’adolescenza. In Regione abbiamo chiesto e ottenuto che un delegato della Federazione Tosca- na degli Ordini dei Medici recentemente ricostituita, sia presente a ogni tavolo di lavoro presso l’Assessorato alla Salute per conoscere quanto prima e comunicare ai Colleghi tutte le eventuali decisioni che potrebbero interessare la categoria. Ultimo in ordine di tempo ma non certa- mente per importanza è stato l’impegno dell’Ordine a fronte di due problemati- che ben differenti tra di loro: le istanze sostenute dalla Delibera regionale 570 in relazione alla drammatica carenza di medici nei Pronto Soccorsi, come ben risaputo vera e propria emergenza in tut- to il Paese e l’angosciante questione del pronunciamento della Suprema Corte in tema di suicidio assistito. Ho pedissequamente elencato solo una piccola parte di quello che, al pari di tut- ti gli altri, fa il nostro Ordine, con l’au- gurio che venga ricordato e valorizzato, magari la prossima volta che andremo a chiedere un certificato o un’informazio- ne in via Vanini. A tutti i Colleghi e alle loro famiglie gli auguri sinceri della Presidenza e del Consiglio per le imminenti Festività. Alla luce di queste considerazioni, su questo ultimo numero del 2019 di To- scana Medica vorrei pertanto proporre un florilegio, certamente incompleto, di quello che in via Vanini è stato fatto du- rante gli ultimi dodici mesi. Iniziamo con l’organizzazione di Corsi e Congressi con relativa erogazione di crediti ECM (più di 100, due terzi del fabbisogno), quanto mai graditi soprat- tutto in questi ultimi giorni di triennio. Si è spaziato dai disturbi della colonna in età evolutiva, alla nuova diagnostica del cancro della prostata, dal gioco d’azzar- do patologico ai tumori maxillo-facciali, dalla legge 17/2017 alla conciliazione vita-lavoro, dal Codice rosa all’odonto- iatria riabilitativa della terza e quarta età: grande offerta e complessivamente più che buona partecipazione con più di 1.400 colleghi partecipanti alle varie iniziative, che hanno usufruito di più di 5600 crediti ECM messi a disposizione da questo Ordine. Ci siamo poi dovuti occupare delle no- vità introdotte dalla Legge di Bilancio in materia di pubblicità sanitaria e di- rezione sanitaria delle strutture private (e a questo proposito ricordo ancora che l’Ordine è e deve essere la “casa” pro- prio di tutti i medici), della protezione dei dati ai sensi della normativa sulla privacy, della revisione del Regolamen- to regionale sui requisiti autorizzativi delle strutture sanitarie e degli studi privati (ancora, vedi concetto contenuto tra le precedenti parentesi). In qualità di Presidente a febbraio sono stata a Roma all’Assemblea nazionale di tutte le professioni sanitarie, riunite in- sieme per la prima volta, per chiedere a Governo e Regioni il rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza, solidarietà, universalismo ed equità, basi fondanti del nostro Servizio Sanitario nazionale. Presidenza e Consiglio sono poi stati impegnati nell’aggiornamento del Piano triennale per la prevenzione della corru- zione e la trasparenza 2018 -2020 e nel- la valutazione del personale dipendente dell’Ordine con conseguente aggiorna- mento della programmazione dei bisogni nel corso dello stesso periodo. Ancora. A primavera è stata pubblicizza- ta ai Colleghi l’iniziativa dei NAS finaliz- Gli Ordini dei medici-chirurghi e degli odontoiatri sono oggi degli Enti sussidia- ri dello Stato che nel loro operare quo- tidiano si trovano a doversi confrontare con tematiche di stringente attualità e spesso di altrettanto sfuggente caratte- rizzazione legislativa che coinvolgono in maniera profonda aspetti delicatissimi della vita di ognuno di noi. Quando si parla di argomenti che suscita- no dibattito acceso e chiamano pesante- mente in causa ideologie diverse (suicidio assistito, eutanasia, libertà di autodeter- minazione dei pazienti, accanimento tera- peutico, aborto, contraccezione, gestione del neonato gravemente prematuro e via elencando), bene si capisce quale sia il ruolo delle strutture deputate a garantire l’azione deontologicamente ineccepibi- le dei medici. E altrettanto chiaramente definito appare il loro ruolo nell’azione di difesa, ad esempio, dei diritti contrat- tuali e nella protezione dalle sempre più frequenti aggressioni fisiche di medici e operatori sanitari. Voglio dire che se un Collega viene ag- gredito, insultato o peggio ancora pic- chiato in un ospedale, su un’ambulanza o in una sperduta postazione di Continuità Assistenziale, nessuno si meraviglia che nei telegiornali, sui social e sulle pagine dei quotidiani compaia poco dopo un Presidente di Ordine oppure, ancora meglio, quello della Federazione nazio- nale di tutti gli Ordini a rilasciare dichia- razioni e attestazione di vicinanza allo sfortunato protagonista della vicenda. Accanto a queste attività per così dire “istituzionali”, caratterizzate da una vi- sibilità mediatica non indifferente, ci sono poi quelle di tutti i giorni con gli Ordini impegnati, tra l’altro, a fornire agli iscritti informazioni sulla situazione previdenziale, a rilasciare certificati e contrassegni per le auto, a rispondere ai mille quesiti della gente, a confrontarsi con giornalisti, magistrati e carabinieri dei NAS, a tenere aggiornati gli Albi con cancellazioni e nuove iscrizioni. Eppure nonostante tutto questo attivi- smo in ancora troppi casi non si riesce a fare capire con esattezza cosa realmente faccia un Ordine dei medici e a cosa in buona sostanza serva per un professioni- sta esserne iscritto. Eppure gli ordini sono importanti! Alcune riflessioni di fine anno di Teresita Mazzei
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