Toscana Medica - Settembre 2020
T OSCANA M EDICA 7 / 2020 23 testatina ricerca clin c vazione (Figura 5) che ci indicano la strada percorsa dall’attivazione elettrica intracardiaca, sia quella normale che quella patologica, sul- anatomie dei nostri cuori non sono altro che mappe di voltaggio che ci indicano la presenza di tessuto sano o cicatriziale oppure mappe di atti- scopica. Basti pensare al momento del posizionamento dell’elettroca- tetere per il seno coronarico negli impianti di pacemaker biventrico- lare. Effettuando l’intervento con l’ausilio del mappaggio elettroana- tomico possiamo, infatti, identifica- re il ramo del seno coronarico dove si registra il potenziale più tardivo e andare a posizionare l’elettroca- tetere in tale sede, anticipandone l’attività e resincronizzando la fun- zione cardiaca. Possiamo, inoltre, rinavigare rami già visualizzati, nonché evitare la somministrazione del mezzo di contrasto che potreb- be peggiorare la funzione renale, spesso già deteriorata nei pazienti con scompenso cardiaco. L’esperienza ci ha portato ad acquisi- re negli anni grande fiducia nei nostri sistemi di mappaggio e a sviluppare una serie di tips & tricks che condivi- diamo mediante corsi di formazione rivolti a colleghi medici o ingegneri di diverse ditte. Le nostre procedure sono state rese ancor più efficaci e sicure dal momento dell’introduzione nella pratica clinica degli elettrocateteri muniti di sensore di contatto, che, integrati nei sistemi di mappaggio, ci permettono di evitare erogazioni non efficaci perché non a contat- to o di evitare eccessive spinte che potrebbero esitare in complicanze, come nel caso delle perforazioni. I sistemi di mappaggio ci permettono, inoltre, di poter visualizzare tutte le camere navigabili da elettrocateteri e nella fattispecie l’esofago. La posizione dell’esofago (Figura 3) durante ablazione di fibrillazione atriale appare importantissima al fine di evitare una complicanza mol- to rara ma mortale nel 70% dei casi, che è la fistola atrio-esofagea. La precisa localizzazione dell’esofago ci permette infatti di erogare radio- frequenza a doverosa distanza dal- lo stesso. La tecnologia oggi rende possibile acquisire tutte queste noti- zie evitando l’uso della fluoroscopia e passando da una visione bidimen- sionale in bianco e nero a una visio- ne tridimensionale a colori. I colori (Figura 4) che vediamo sulle Figura 3 – Visualizzazione dell’esofago durante procedura di ablazione di fibrillazione atriale. Esofago in marrone. Elettrocatetere ablatore munito di sensore di contatto. Figura 4 – Mappaggio di displasia biventricolare: mappa di voltaggio.
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