Toscana Medica - Settembre 2020

7/2020 T OSCANA M EDICA 8 testatina quali à e professione fondamentale per lo sviluppo di me- tastasi e per la preparazione della co- siddetta “nicchia pre-metastatica”, es- sendo in grado, una volta secrete dalle cellule del tumore primitivo e rilasciate nell’ambiente extracellulare, di entrare nel circolo sanguigno/linfatico e tra- sportare materiale biologico oncogeni- co (quale proteine, lipidi, acidi nucleici ecc.), ovvero in grado di trasformare e modificare le cellule del microambien- te in cui si trovano per favorire l’arri- vo, l’attecchimento e la proliferazione delle cellule che si sono distaccate dal tumore primitivo. In conclusione, questo progetto di ricerca mira a valutare il potenziale diagnostico-predittivo della melano- transferrina per lo sviluppo delle meta- stasi cerebrali di melanoma. I risultati ottenuti daranno una chiara indicazio- ne sull’eventuale espressione differen- ziale della melanotransferrina nell’uo- mo e nella donna e quindi di una sua eventuale correlazione con l’aumen- tata incidenza di metastasi cerebrali nell’uomo. La scoperta dei meccani- smi coinvolti nella metastatizzazione del melanoma al cervello mediata dalla melanotransferrina potrebbe portare allo sviluppo di nuovi approcci tera- peutici per la cura e/o prevenzione dei pazienti affetti da metastasi cerebrali, per i quali a oggi ancora non esistono efficaci protocolli clinici. e.andreucci@unifi.it letteratura riportano che questo rap- presenta la porzione di melanomi in cui si osserva la maggior differenza di inci- denza di metastasi cerebrali tra uomo e donna. I pazienti verranno valutati per l’espressione della melanotransferrina e monitorati per quanto riguarda in particolar modo lo sviluppo di metasta- si cerebrali. Tale valutazione sarà fatta su biopsie solide di melanoma median- te analisi istochimica, laddove siano resi disponibili ai fini di ricerca campioni bioptici non utilizzati ai fini della sta- diazione della malattia. Ad affiancare e compensare un’eventuale carenza di biopsia solida, la melanotransferrina sarà valutata, a livello sia proteico che genomico, anche in biopsie liquide, in particolar modo in cellule tumora- li circolanti isolate da sangue intero e in vescicole extracellulari purificate da plasma o urine di un egual numero di pazienti uomo e donna. Cellule tumo- rali circolanti e vescicole extracellulari sono a oggi due strumenti molto utiliz- zati e studiati nel campo della ricerca oncologica. Le cellule tumorali circo- lanti rappresentano infatti la sotto-po- polazione tumorale più aggressiva, la quale, una volta distaccata dal tumore primitivo, ha oltrepassato la parete dei vasi sanguigni/linfatici ed è entrata in circolo, è sopravvissuta in condizioni potenzialmente ostili, ed è quella che effettivamente origina metastasi in siti secondari distanti. D’altro canto, le ve- scicole extracellulari svolgono un ruolo ca. Il fatto di essere di per sé una tran- sferrina ha fatto ipotizzare che la sua importanza nel melanoma derivasse principalmente dal suo coinvolgimento nel metabolismo del ferro, che risulta fondamentale per lo sviluppo, l’accre- scimento e la progressione del tumo- re. In realtà, è stato dimostrato che la capacità della melanotransferrina di promuovere i processi di invasione tu- morale e metastatizzazione a livello ce- rebrale non dipende da alterazioni nel trasporto e nel metabolismo del ferro, bensì dalla sua capacità di legare il pla- sminogeno e coadiuvarne l’attivazione. Essa infatti lo renderebbe immediata- mente disponibile sulla superficie cel- lulare agli attivatori del plasminogeno che lo clivano e attivano in plasmina, la vera protagonista direttamente coinvol- ta nella digestione della barriera ema- toencefalica e quindi nella promozione dello sviluppo delle metastasi cerebrali Date queste osservazioni, lo scopo del progetto è quello di valutare se la mag- giore incidenza di metastasi cerebrali nell’uomo rispetto alla donna dipenda da un’aumentata espressione della me- lanotransferrina. Si propone dunque di osservare se la melanotransferrina venga espressa in maniera differen- ziale nell’uomo e nella donna e se la sua espressione correli o meno con lo sviluppo di metastasi cerebrali nel pa- ziente. Per fare ciò, lo studio prevede il reclutamento di pazienti con mela- noma allo stadio T1, in quanto dati di Figura 1 – Rappresentazione geografica dell’epidemiologia del melanoma cutaneo a livello mondiale - incidenza su entrambi i sessi (da Matthews NH, et al . Cutaneous melanoma: etiology and therapy . Epidemiology of Melanoma 2017, Chapter 1, mod.). 4,2+ 1,6-4,2 0,89-1,6 0,48-0,89 < 0,48 Nessun dato

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