Toscana Medica | Aprile-Maggio 2020
4/2020 T OSCANA M EDICA 20 testatina quali à e professione In occasione di questa dramma- tica evenienza epidemica si sono levate, quasi unanimi, le voci che hanno dichiarato in sintesi: “Mai più tagli al nostro Servizio sani- tario nazionale!”. Dietro a tale sentimento vi è l’ipotesi che le difficoltà nelle quali si dibatte il nostro sistema, pur con il grande impegno degli operatori – giusta- mente definiti: “ moderni eroi in una inattesa guerra contro un ne- mico difficile ” –, sia conseguenza di carenze di mezzi e personale. Le analisi sulla spesa sanitaria, il suo andamento, le sue componen- ti non sono mancate in questi anni, con studi utili e approfonditi, fra i quali segnaliamo in particolare, oltre al consueto aggiornamen- to del MEF, l’annuale rapporto CREA, il Rapporto Gimbe sul de- finanziamento del periodo 2010- 2019 e, per quanto riguarda le ri- sorse umane, il Rapporto NEBO. Si resta pertanto più che perples- si, francamente attoniti, di fronte a una recente intervista rilascia- ta da Luigi Marattin (Italia Viva) che, accecato dall’ideologia o dal- la malafede, ha attaccato il profes- sor Walter Ricciardi per le sue di- chiarazioni sul de-finanziamento e definito “incredibili” i dati pub- blicati dalla Fondazione Gimbe, affermando che i tagli sulla sanità sono una balla. La recente pubblicazione dell’Os- servatorio sui conti pubblici, di- retto da Carlo Cottarelli, mi per- mette di fare alcune riflessioni . La Figura 1 mostra la spesa sanitaria pubblica in percentuale sul Pil nel corso di un ventennio. Come è evidente vi è una crescita fino al 2009 e, successivamente, una co- stante riduzione. Noi non stiamo Ma quello che conta, per compra- re farmaci e attrezzature, per man- tenere gli stipendi degli operatori in termini di potere di acquisto, è rappresentato dalle altre due curve, quella grigia e quella aran- cione, che evidenziano un crollo e un successivo appiattimento con una modestissima risalita solo nel 2018 e 2019. Perché concentriamo la nostra attenzione e le nostre valutazioni su questo periodo? Perché esa- miniamo quest’ultimo decennio? Perché siamo “gufi”? Perché sia- mo polemici e quindi vogliamo A mani nude di Marco Geddes Marco Geddes Medico, è stato Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero Firenze-Centro dell’Azienda Sanitaria di Firenze e dell’Istituto Nazionale Tumori di Genova. Vice presidente del Consiglio Superiore di Sanità, assessore alla Sanità e Servizi Sociali del Comune di Firenze discutendo, in riferimento all’at- tuale situazione della nostra sani- tà, se la spesa sanitaria pubblica in Italia sia aumentata nel corso degli ultimi decenni, cosa ovvia e comune a, praticamente, tutti i Paesi, come sa chiunque apra un libro di storia. Esaminando infatti gli andamenti dal secondo dopo- guerra, la spesa sanitaria pubblica è cresciuta rispetto al Pil: 2,5% nel 1960, 4,1% nel 1970, 5,6% nel 1980, 6,1% nel 1990 e nel 2009, come indica la Figura 1, supera- va il 7%. La successiva riduzione ne evidenzia il de-finanziamento che è rilevante in particolare se si considera che in tale periodo il Pil, di cui la spesa è espressa in percentuale, è diminuito in Italia dello 0,3 annuo, mentre nell’EU è aumentato del 1.0. Anche il finanziamento in termi- ni assoluti viene a decrescere dal 2010 fino al 2017, quando rag- giunge la cifra precedente, come evidenzia la Figura 2 (linea rossa). Figura 1 – Spesa sanitaria pubblica in rapporto al Pil (%). 2000 5,4% 5,6% 5,8% 6,0% 6,2% 6,4% 6,6% 6,8% 7,0% 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
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