Toscana Medica | Aprile-Maggio 2020

4 / 2020 T OSCANA M EDICA 4 testatina edi or ale Troverete pertanto nelle prossime pagine le articolate prese di posi- zione della Federazione Toscana degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dell’Ordine di Firenze sul tema del giorno, l’ormai celebre grido di rabbia (o magari di dolore, impotenza, frustrazione?) della dottoressa li- vornese pubblicata su “la Repub- blica”, i contributi dei Colleghi, il disagio profondo degli operatori del 118 di Massa Carrara. I tempi di “Toscana Medica” non permettono come si dice in gergo di “stare sul pezzo” e di garantire l’attualità dei contenuti, cosa pe- raltro per la quale la Rivista non fu ideata al momento della sua creazione. Però l’augurio senza tempo che tut- to finisca al più presto e che la nor- malità ritorni routine , quello certa- mente possiamo farlo. A gran voce e a tutti noi, nel ricor- do affranto e pieno di dolore dei Colleghi che hanno perso la pro- pria battaglia contro COVID-19. ben volentieri avrebbero fatto a meno di una simile medaglia) e le polemiche per una Sanità già deva- stata anche prima dell’intervento di COVID-19. Su questo scenario improbabile e di poca certezza le lettere hanno riscoperto il loro valore antico, da tempo oscurato dalle parole che corrono velocissime verso ogni angolo del web , quasi che comunicare per scritto qualcosa agli altri potesse in qualche modo servire a esorcizzare il famigera- to e onnipresente distanziamento sociale di oggi. In questo numero di “Toscana Medica”, pensato e costruito con lo smart working , in assenza per- tanto di umane comunicazioni che oggettivamente in condizioni normali tanto aiutano la nascita di una rivista, pubblichiamo alcune delle lettere che sono circolate in queste settimane, come spunto di riflessione e dibattito a recupero almeno parziale dell’interrotta so- cialità. Il tempo sospeso della pandemia. Il sovvertimento delle abitudini consolidate. Le nuove solitudini e le convi- venze forzate. La giratina autorizzata con il cane e l’ora d’aria per i bambini reclusi. Il rito laico quotidiano della con- ferenza stampa della Protezione Civile. Le code davanti ai supermercati e i deserti cittadini. Il sovraccarico della Rete e la gente che nonostante tutto esce, corre e si ritrova. Piazza San Pietro deserta e ba- gnata di pioggia ad abbracciare il Papa dolente. I drammi dell’economia e della scarsa unione d’Europa. I mezzi delle Forze dell’Ordine schierati, lampeggianti in funzio- ne e sirene accese, di fronte agli Ospedali a rendere omaggio a chi dentro si spende allo sfinimento. La celebrazione sui social di questi nuovi “eroi” (che probabilmente Le lettere e gli eroi di Teresita Mazzei Il sito del nostro Ordine è listato a lutto come atto di partecipazione dolorosa alla morte dei molti, troppi, medici italiani deceduti per COVID-19. Anche un nostro iscritto, Giandomenico Iannucci, si è aggiunto da pochi giorni al triste elenco dei caduti nella guerra contro questo virus terribilmente contagioso e mortale. Il nostro vuole essere un simbolico abbraccio e una preghiera per tutti questi cari Colleghi e per le loro famiglie. Il ricordo della loro straordinaria e generosa professionalità sarà perenne nei nostri cuori.

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