Toscana Medica | Aprile-Maggio 2020
T OSCANA M EDICA 4 / 2020 9 testatina let ere Abbiamo bisogno dei Carabinieri, della Polizia, dei cassieri dei supermercati al pari del personale sanitario! L’Ordine dei Medici è convinto che l’attenzione vada poi rivolta a chi soffre e segnala sintomi e pertanto la ricerca di altre persone positive si sposta nelle case o, come fatto in Corea del Sud, nelle postazioni dalle quali i cittadini transitano per essere sottoposti a tampone. È possibile anche creare un sistema di sorveglianza capillare che garantisca l’adeguato isolamento dei pazienti, facendo affidamento sugli strumenti della telemedicina. Quindi nel territorio testare i sintomatici, mettere in isolamento i positivi e mettere in isolamento le persone che per contatto con gli stessi si sono esposti al contagio diventa un altro step indispensabile di una strategia che non può vedere il Sistema Sanitario rincorrere e tappare le falle che si formano, ma al contrario deve vedere il Sistema Sanitario protagonista di una impresa realizzabile, possibilmente senza eroi morti: 37 medici deceduti ad oggi su quasi 5.000 unità di personale sanitario contagiato. Solo in questo modo è possibile far calare i tassi di infezione. Altresì l’Ordine dei Medici di Firenze non può rimanere indifferente rispetto alla carenza di dispositivi di protezione sui quali va fatta chiarezza per due motivi: - in primo luogo perché sussiste una carenza in assoluto di mezzi di protezione non più accettabile; - in secondo luogo perché quando i dispositivi vengono messi a disposizione sussiste una carenza qualitativa in termini di capacità di protezione. La recente diffida alle Direzioni Generali delle Aziende e Enti del SSN da parte di tutti i Sindacati medici sulla mancanza di DPI per il personale sanitario operante in condizioni di emergenza epidemiologica da COVID-19 ne è la palese e triste conferma. Anche i dati parlano chiaro e dicono che in Italia gli operatori positivi sono l’8%; in Cina il 4%. Non si fa abbastanza quindi per tutelare gli operatori sanitari. L’Ordine dei Medici chiede pertanto di riflettere sulle scelte fatte in altri Paesi: è sicuramente infatti più utile creare ospedali ad hoc per la lotta al coronavirus che distribuirne la presenza in tutti i presìdi. L’Ordine dei Medici vuole infine richiamare l’attenzione sui pazienti immunodepressi, affetti da patologie oncologiche o sottoposti a trattamenti salvavita. Un recente decreto legge del 18 marzo ne prevede la tutela se riconosciuti portatori di handicap. L’Ordine chiede invece che tutta la popolazione affetta da tali patologie sia tutelata in rapporto a tale patologia senza bisogno di alcun riconoscimento, se non il possesso degli accertamenti specialistici che hanno dato loro le diagnosi di cui sopra. Concludendo, sappiano le Istituzioni che questo è un grido di dolore di chi è al fronte a sostenere la lotta contro la pandemia. Alle Istituzioni l’Ordine dei Medici di Firenze quindi, dice: ASCOLTATE GLI OPERATORI SANITARI E RISPONDETE AI LORO BISOGNI! LA LOROMISSIONE NE TRARRÀ SICURO BENEFICIO PER LA DIFESA DI TUTTA LA COMUNITÀ. Firenze, 26 marzo 2020 Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Firenze
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