Toscana Medica - Novembre 2020

T OSCANA M EDICA 9 / 2020 23 testatina qualità e prof sio e dotta qualità di vita, ospedalizzazio- ni e mortalità. Corretti stili di vita, segnatamente attività fisica e abitu- dini alimentari, possono rallentare la comparsa della fragilità o miglio- rarla se già conclamata. Quest’ulti- ma è una connotazione importante in quanto gli stili di vita sono poten- zialmente modificabili con adeguata informazione e sensibilizzazione. Avendo ben chiare queste premesse, l’Auser (Autogestione Servizi) Volon- tariato Firenze ha costruito il proget- to Ho cura di me e della comunità in cui vivo , che ha ottenuto un finanzia- mento dalla Regione Toscana. L’Auser è un’associazione di vo- lontariato fondata 30 anni fa e ca- pillarmente diffusa in Italia con oltre 1.500 sedi, 45.000 volontari e 300.000 soci. A Firenze è presente in tutti i quartieri cittadini e svol- ge molteplici attività di aiuto alla persona ( https://www.auserfirenze. com ) . Il progetto si è sviluppato nel biennio 2018-2019 e si è articola- to in incontri con cittadini anziani di Firenze città e aree del Mugello e del Chianti fiorentino. Nel corso degli incontri sono state fornite in- formazioni sull’importanza di una corretta alimentazione e attività fi- sica coinvolgendo i partecipanti in modo interattivo. Si è quindi pro- ceduto alla presentazione e som- ministrazione di un questionario validato scientificamente idoneo a identificare la fragilità. Il questionario è stato anche distribui- to a tutti i partecipanti al programma delle vacanze estive anziani del 2018, organizzate dal Comune di Firenze e gestite dall’Auser. In questo caso, i partecipanti hanno compilato il que- stionario avvalendosi di dettagliate informazioni scritte. Va infatti sot- tolineato che il questionario è stato ideato e testato come strumento da spedire per posta, con analisi a poste- riori delle risposte pervenute. Le 10 domande del questionario sono volte a individuare la presenza di fragilità in vari ambiti, da quel- li strettamente sanitari (ricoveri ospedalieri, numero di farmaci as- sunti giornalmente, dimagramento non voluto) a quelli specificamente sociali (vivere da soli, poter contare o meno su aiuto in caso di bisogno). Alcune domande infine sono volte a rintracciare problemi di vista, me- moria, facile stancabilità e tenden- za alle cadute. La fragilità è stata identificata da quattro o più rispo- ste probanti su dieci. Oltre al questionario, tutti i par- tecipanti hanno risposto al quesito aggiuntivo di quante volte la set- timana effettuavano abitualmente passeggiate di almeno un’ora. Un gruppo più ristretto, infine, si Nell’ambito di un’attività di volontariato sociale, gli autori hanno indagato con metodologia tipica della ricerca medica la presenza di fragilità in una popolazione anziana della città metropolitana di Firenze. Utilizzare strumenti oggettivi di valutazione migliora la resa degli interventi del volontariato. Parole chiave: anziani, fragilità, stili di vita, attività fisica, volontariato Analisi sulla fragilità nella popolazione anziana di Firenze e comprensori limitrofi Può un’attività di volontariato sociale costituire un modello di ricerca medica? di Francesco Pizzarelli, Giuseppe Curatola Francesco Pizzarelli Volontario Auser Firenze e componente dei probiviri della Società Italiana di Nefrologia, di cui è stato segretario. Ha diretto la SOC Nefrologia Ospedale SM Annunziata e insegnato alla Scuola di Specializzazione di Nefrologia dell’Università degli Studi di Firenze. Già componente del Comitato Etico di Area Vasta Toscana-Centro. Ha partecipato alla stesura di linee guida nazionali e internazionali Giuseppe Curatola Nefrologo, volontario Auser La fragilità è una sindrome geriat- rica multidimensionale conseguen- te ai cambiamenti fisici, di salute, psicologici e sociali che tendono a verificarsi con l’avanzare dell’età. È un forte predittore di eventi avversi quali declino funzionale, cadute, ri-

RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=