Toscana Medica - Novembre 2020
T OSCANA M EDICA 9 / 2020 27 testatina qualità e prof sio e metodica che risulta più sensibile e specifica per la determinazione della composizione chimica dei calcoli: la spettroscopia ATR/FT-IR (Figura 1). Dal 2019 anche il Laboratorio Ge- nerale dell’Azienda Ospedaliero-Uni- versitaria di Careggi ha iniziato a uti- lizzare tale tecnica per migliorare le Il metodo risulta gravato da tem- pi analitici piuttosto prolungati e da una certa interpretazione soggettiva dell’operatore. Inoltre non sono rile- vabili i calcoli di purine né quelli deri- vati da disturbi genetici o da farmaci. Da qualche anno i centri specializ- zati di tutto il mondo utilizzano una varia da 2 a 5 anni. È molto diffusa nel mondo occidentale e in Italia col- pisce circa il 10% della popolazione. La notizia allarmante è che questa patologia è in costante aumento a causa dello stile di vita sedentario e delle abitudini alimentari non otti- mali nel nostro Paese. Oltre allo stile di vita e all’alimentazio- ne, esistono molte altre cause in grado di portare allo sviluppo di questa pa- tologia, fra cui fattori ereditari e meta- bolici, le infezioni e l’utilizzo scorretto di alcuni farmaci. Inoltre, dopo il pri- mo episodio, nella maggior parte dei casi la patologia tende a recidivare; questo è un motivo in più per cercare di contrastare la sua insorgenza. Come prevenire questa problema- tica? Un aiuto può arrivare dalla tavola. Dal momento che la compo- sizione dell’urina dipende anche da quello che mangiamo, le variazioni dietetiche si sono mostrate efficaci nel prevenire la recidiva di calcolosi nell’80% dei casi. Per questo, la co- noscenza della composizione chimi- ca del calcolo è di fondamentale im- portanza perché consente di seguire una dieta mirata, sotto consiglio me- dico. In tal modo, la precipitazione di alcune sostanze sarà ridotta al mi- nimo, mentre gli elementi nutritivi che prevengono la precipitazione saranno più presenti nell’organismo. Il Laboratorio Generale dell’Azien- da Ospedaliero-Universitaria di Careggi di Firenze sta investendo nel miglioramento delle analisi di routine diagnostica ed ha riposto particolare attenzione alla determi- nazione della composizione chimi- ca dei calcoli urinari. Il metodo chimico-colorimetrico per la caratterizzazione chimica dei cal- coli è il più adottato dai laboratori di routine , in quanto è particolarmente economico e non necessita di alcuna strumentazione per l’analisi. Il cam- pione di calcolo urinario viene fran- tumato con pestello in un mortaio di agata e mediante un saggio effet- tuato con reagenti liquidi si sviluppa una reazione colorimetrica. La scala di riferimento che viene fornita dal produttore determina l’identificazio- ne della sostanza. Figura 1 – Pestello e mortaio di agata per la frantumazione dei calcoli e kit chimi- co-colorimetrico corredato di regolo e scala cromatica per interpretare il viraggio di colore e determinare le specie chimiche presenti. Figura 2 – Strumento ATR/FT-IR.
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