Toscana Medica - Novembre 2020
9 / 2020 T OSCANA M EDICA 6 testatina l copertine di toscana medica del tutto impensabile continuare il servizio di carità soltanto con zane e cataletti. Nella seconda metà dell’Ottocento, invece, a qualche anno di distanza dalla nefasta epi- demia di colera che nel 1855 aveva messo in ginocchio l’intera città, un gruppo di “fratelli” propose alla diri- genza l’acquisto di un carro a traino, da allestire di tutto punto e tenere pronto per eventuali ulteriori epi- demie. La proposta venne accolta, il carro attrezzato ma, a quanto ci è dato sapere, mai usato. L’uso di carri-lettiga trainati “a mano”, anche per il soccorso ordi- nario, venne istituito soltanto agli inizi del XXI secolo dopo una serie di lunghi e vivaci dibattiti fra i vari componenti della Misericordia , cioè fra chi continuava a considera- re l’uso del carro qualcosa di “disdi- cevole” e chi, di contro, percepiva che i tempi erano definitivamen- te cambiati e che la Misericordia , qualora intendesse continuare a ri- spondere con prontezza alle quoti- diane richieste di aiuto, doveva ne- cessariamente introdurre nei suoi sistemi di servizio delle “novità”. baffolter@misericordia.firenze.it In epoche più recenti alla Misericor- dia venne introdotto anche l’uso di “bussole” dette “a stanga” o “a ruo- te”. Si trattava di portantine lignee formate da una sorta di cassa alle- stita a mo’ di carrozza con un sedile interno al quale si accedeva da una apposita porta, il tutto supportato o da due lunghe stanghe laterali op- pure montato su ruote. In entrambi i casi le bussole venivano movimen- tate, portate o trainate, “a mano”. Il vantaggio per il malato o ferito era indubbio vista la comoda posizione da seduto, però continuava la gran- de fatica per chi era in servizio! Un altro mezzo messo in campo per il trasporto di malati, feriti e defun- ti fu il carro. Questo poteva essere a due o quattro ruote e trainato da uomini oppure, in periodi di gran- de necessità, anche da muli o ca- valli. Tuttavia, l’uso del carro – che in Misericordia veniva considerato poco “rispettoso” – entrava in gio- co soltanto in momenti di estrema necessità come nei periodi della ter- ribile epidemia di peste degli anni 1630-33. In tale occasione i corpi da trasportare verso i lazzaretti o, più tristemente, verso i luoghi di sepol- tura erano così tanti, che risultava Bussola a spalla. Bussola a mano. ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI FIRENZE E-mail e PEC: protocollo@omceofi.it • segreteria.fi@pec.omceo.it Toscana Medica: a.barresi@omceofi.it Nella pagina del sito ordinistico “ORDINE”- “UFFICI: SEDE E CONTATTI” sono riportati orari di apertura e contatti Newsletter: inviata per e-mail agli utenti registrati sul sito Internet dell’Ordine Info: Via Giulio Cesare Vanini 15 - 50129 Firenze - Tel. 055 496 522 - Fax 055 481 045 Siti: www.ordine-medici-firenze.it - www.toscanamedica.org
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