Toscana Medica - Dicembre 2020
T OSCANA M EDICA 10 / 2020 13 testatina le Commissioni dell’Ord e della 897, ma lasciando in tutti i pro- fessionisti un’impressione di improv- visazione normativa e di ignoranza o indifferenza per la delicata trama di relazioni tra pazienti e medici e tra medici stessi. La fatica di catalogare gli elementi critici, partendo dal dettaglio per an- dare al generale e dal generale per spiegare il particolare, e la buona vo- lontà di approfondire alcuni progetti si sono trovate a fare i conti con modi- fiche così importanti da rendere tutto il materiale raccolto ormai sorpassato dagli eventi e soprattutto soggetto a una continua evoluzione ancora da in- terpretare correttamente. Avevamo fatto un programma a fine 2019, per il 2020, che la pandemia ha travolto, ed è stato anche impossibile realizzare un momento di condivisione che eravamo riusciti a riconcordare per il 26 settembre, a causa dell’anticipo delle procedure elettorali dell’Ordine. Il lavoro ha comunque parti pre-CO- VID e parti post-COVID e riteniamo utile portare all’attenzione dei col- leghi quanto elaborato, in parte già Commissione Rapporti Ospedale-Territorio di un convegno sul tema Le città sostenibili con la collaborazione del Professor Simone Orlandini, Diret- tore del Centro di Bioclimatologia dell’Università degli Studi di Firen- ze. L’iniziativa non ha potuto trova- re realizzazione per la pandemia da SARS-CoV-2. È lecito a questo proposito domandar- si se esista una correlazione tra l’ inqui- namento atmosferico e la diffusione del COVID-19 . Può l’esposizione a inquinamento atmosferico, sia cronica sia acuta, avere un effetto sulla proba- bilità di contagio, sulla comparsa dei sintomi e il decorso della malattia da coronavirus? Molti gli studi in corso, le posizioni degli scienziati sono di- vergenti e al momento non possiamo trarre conclusioni definitive. Emanuela Masini nella donna alla riduzione della fertilità maschile, con una particolare attenzio- ne soprattutto su come l’inquinamen- to possa influenzare negativamente lo sviluppo fetale. Le polveri sottili, con altri inquinanti presenti nell’aria, sono responsabili dell’aumento di aborti- vità spontanea, di ritardo di crescita intrauterina, nascita di bambini pre- termine e sottopeso. La presenza di pesticidi negli alimenti assunti in un periodo sensibile o critico dello svi- luppo possono determinare modifica- zioni epigenetiche di geni e proteine del sistema neuroendocrino e dare origine ad alterazioni dello sviluppo cognitivo e delle funzioni affettive. L’influenza dei cambiamenti clima- tici sull’ambiente e la salute umana è la tematica che la Commissione voleva affrontare nell’ultimo anno; era in programma l’organizzazione Esistono varie possibilità di gestione e smaltimento dei rifiuti, ma tutti i si- stemi, anche i più evoluti e controllati, non sono a rischio zero riguardo alle emissioni in atmosfera e all’inquina- mento del suolo e delle acque, anche se la gestione dei rifiuti urbani rispet- tasse pienamente la regola delle 3R: Riduzione , Riutilizzo , Riciclaggio a cui si può aggiungere oggi una quarta R, Recupero di energia . Lo strumento più efficace per valutare l’esposizione umana a inquinanti am- bientali ed effettuare un adeguato risk assessment è il bio-monitoraggio, che fornisce una misura della reale “dose interna” risultante da tutte le possibili vie e fonti espositive. È stata affrontata, inoltre, la tematica delle interferenze dell’inquinamento ambientale con i processi riprodutti- vi, dall’alterazione del ciclo mestruale Il lavoro di questa Commissione teso ad analizzare i rapporti tra ospedale e territorio per identificare gli ele- menti negativi e positivi e suggerire al Consiglio chiavi interpretative e correttive/implementative si è tro- vato, in fondo al percorso, di fronte a uno stravolgimento dello scenario entro cui ha operato. Due sono le cause, una naturale e una umana. La prima è la pandemia COVID e la seconda è la somma di una serie di delibere regionali (811) e aziendali (897 USL TC) che vanno a disarticolare il territorio, contraddi- cendo, oltre che le regole delle reci- proche competenze, il buon senso e anni di progetti e affermazioni, evi- dentemente considerati dalla parte pubblica un esercizio di stile e non di sostanza. Quanto accaduto coinvolge l’Ordine, i Sindacati, il Dipartimento di Medi- cina Generale: sarebbe stato difficile fare di peggio! Fortunatamente una reazione corale della medicina gene- rale ha permesso a fine agosto scorso di ridurre i danni con una revisione noto perché diffuso un anno addietro negli scambi di mail senza alcuna uf- ficialità, sia perché alcune delle affer- mazioni contenute hanno avuto con- ferma da fatti successivi sia perché la maggior parte delle criticità persiste ed è da reinterpretare tramite la nuo- va esperienza. In pratica possiamo vedere questo im- pegno come una testimonianza di una situazione precedente con proposte per gli scenari nuovi. Sergio Baglioni Coordinatore Sergio Baglioni Referente per il Consiglio Maria Antonia Rosaria Pata Componenti Cristiana Baggiore, Barbara Baldini, Alessandro Bussotti, Fabio Mazzarelli, Massimo Milli, Alessandro Morettini, Alessandro Pescitelli, Letizia Ricupero, Luciano Spatoliatore, Gianni Taccetti, Stefano Tatini
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