Toscana Medica - Dicembre 2020
T OSCANA M EDICA 10 / 2020 19 testatina le Commissioni dell’Ord e Le cose sono state particolarmente difficili per gli stranieri, specialmente quando non conoscevano la lingua, an- che semplicemente nel sapere come e a chi rivolgersi per accedere alle pre- stazioni. Così per gli anziani che hanno avuto difficoltà all’accesso telefonico, per problemi fisici, di udito e di vista (premi 1… premi 2… !) o non sono stati informati sulle modalità di attiva- zione dei servizi di cura. L’OTGC (Organismo Toscano per il Governo Clinico) conferma che tra gli effetti indiretti della pandemia vi sono stati una riduzione degli acces- si ai Pronto Soccorso dei pazienti con patologie acute (con un aumento della mortalità per infarto del miocardio ad esempio), il blocco quasi totale delle at- tività chirurgiche, la chiusura degli am- bulatori, l’abbandono dei pazienti più fragili, di quelli con patologie croniche e delle persone con handicap. Il come affrontare tutta questa criticità deve rimanere centrale nel ripensamento del servizio sanitario, mentre dobbia- mo fare tesoro di quei miglioramenti organizzativi o gestionali che poche settimane fa ci sembravano impossibili e che si sono realizzati nel corso dell’e- mergenza, a partire dalla possibilità di ricevere per via telematica ricette e pre- scrizioni dai medici di base senza dover fare code negli ambulatori, fino al po- tenziamento della medicina sul territo- rio, all’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, a unmassiccio finanziamento del sistema sanitario. Il documento fa tesoro delle criticità emerse nella prima fase della pandemia e offre pressanti sollecitazioni a accele- rare un ripensamento complessivo del sistema sanitario, a livello sia nazionale che regionale. Quali cittadini, abbiamo condiviso la consapevolezza che il vi- rus si sconfigge a partire dal territorio, attraverso cambiamenti e innovazioni sia organizzativi che tecnologici, che ri- chiedono la massima rapidità attuativa e decisionale e un rafforzamento, in ter- mini sia di dotazioni professionali che di politiche di prevenzione e igiene pubbli- ca ( Verso una nuova sanità, se saremo capaci di cambiare , 22-5-2020, Franco Alaimo - Cittadinanzattiva Toscana). Lucrezia Catania munità rom e delle donne LGBTIQ+ o con problemi di udito. La campagna spagnola ha sottolineato che la violenza domestica è una violazione dei diritti umani, non una questione privata. Il COVID-19 ha messo in luce come le società spesso siano impreparate a proteggere le vittime della violen- za. Per aumentare la consapevolezza sulla violenza contro le donne è par- tita la campagna “16 giorni di attivi- smo contro la violenza di genere”, durante la quale importanti edifici in tutto il mondo saranno illuminati di arancione. Il tema della campagna di quest’anno è Orange the World: Fund, Respond, Prevent, Collect! Recentemente l’OMS ha parlato dell’infertilità come malattia, renden- do il suo trattamento una cura medi- ca essenziale. “Ogni essere umano ha diritto a godere del più alto standard raggiungibile di salute fisica e mentale. Gli individui e le coppie hanno il diritto di decidere il numero, i tempi e la di- stanza dei propri figli. L’infertilità può negare la realizzazione di questi dirit- ti umani essenziali”. L’OMS ha dato quindi un messaggio di sostegno ai pazienti che in questo periodo, detta- to dall’emergenza COVID-19, hanno visto la chiusura dei servizi di Procre- azione Medicalmente Assistita (PMA). Dalla descrizione degli episodi accadu- ti ad alcune pazienti e dalla letteratu- ra disponibile si risale facilmente alle seguenti riflessioni: in epoca di pan- demia, specialmente nella prima on- data, l’accesso alle cure per patologie più o meno urgenti, non COVID-19, si è reso talvolta difficoltoso, con liste d’attesa lunghissime e appuntamenti annullati e rimandati. Dalla testimonianza di Maria Grazia Laureano, Presidente dell’Associa- zione Volontari Ospedalieri (AVO) di Firenze viene confermato che molti pazienti con patologie croniche non hanno potuto accedere alle visite pe- riodiche, a fisioterapia, con conseguen- ze importanti aggravate dall’immobili- tà. Chi ha potuto pagare è ricorso alle strutture private, ma chi non ha potuto è stato anche danneggiato ulterior- mente dalle condizioni economiche peggiorate a causa della perdita del la- voro o dei ridotti introiti. nei piani di azione contro la violenza e il COVID-19 dei bambini anche le Mutilazioni Genitali Femminili per mantenere l’obiettivo di eliminarle entro il 2030 (raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile SDGs); in caso contrario, potrebbe esserci un aumento di circa due milioni di nuovi casi di Mutilazioni Genitali Femminili. Queste stesse organizzazioni interna- zionali raccomandano di valutare se, a causa del COVID-19, i servizi dedicati alla mutilazione genitale femminile ri- sultino ancora operativi. Il rapporto delle Nazioni Unite su vio- lenza di genere pubblicato a ottobre 2020 ha evidenziato che, dall’inizio dell’epidemia COVID, c’è stato un in- cremento dei casi di femminicidio e di violenza sessuale e domestica per don- ne e bambini rimasti confinati a casa per lunghi periodi con il loro aguzzino. In molti Paesi sono stati osservati un minor numero di interventi di polizia, la chiusura totale o parziale dei tribu- nali, l’accesso limitato a linee di assi- stenza telefonica, la chiusura di rifugi e alloggi sicuri per le vittime; tutto ciò ha aumentato i rischi per donne e ragazze e ha incoraggiato i responsabili di vio- lenze contro di loro. Tuttavia l’Istituto europeo per l’ugua- glianza di genere (EIGE 2020) ha anche valutato le misure adottate da ciascun Paese dell’UE in difesa delle donne durante la pandemia e ha mo- strato che alcuni Paesi hanno introdot- to misure speciali per proteggere le donne dalla violenza domestica. La Spagna ha rafforzato il coordina- mento tra i suoi servizi sanitari di po- lizia e giuridici. L’Irlanda ha stanziato 160.000 euro per rafforzare i rifugi per le vittime e aiutarle a svolgere il lavoro secondo le nuove condizioni di lavoro a distanza. I tribunali irlandesi hanno dato la priorità ai casi di violenza do- mestica e hanno ampliato le udienze a distanza. La polizia sta controllando le donne che hanno subito violenze in passato. Altri Paesi hanno adattato la legislazione per dichiarare i rifugi per le donne maltrattate “servizi essenzia- li” e mantenerli sempre accessibili. Grecia, Finlandia e Portogallo si sono occupati anche di rifugiati e migranti, mentre altri Paesi delle donne delle co-
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