Toscana Medica - Febbraio 2020

T OSCANA M EDICA 2 / 2020 11 testatina qualità e prof sio e M/F (1,63) inferiore a quello della popolazione dei trattati nel 2014 (Ministero Salute, 2017). Risultati Il 47,9% delle persone proveniva dagli strati socio-economici svantag- giati, il 5,5% era sopra la media e la disoccupazione al 27,9%. Sono valori vicini a quelli europei, con soggetti trattati in condizione socio-econo- mica svantaggiata al 44,3%, sopra la media al 5,4%, e disoccupati al 36%. Secondo il test WHODAS erano 2,8 i giorni in cui nelle ultime 4 settimane i soggetti svolgevano con difficoltà le usuali attività, valori più bassi della media europea (4,0 giorni). I fumatori erano il 66,4% degli inter- vistati, rischio più che raddoppiato rispetto al 30,4% della popolazione regionale (ISTAT, 2015). Gli intervistati riferivano iperten- sione arteriosa nel 24% dei casi, ol- tre il doppio del 10,2% della media della popolazione regionale (ISTAT, 2015) e invece in linea con i dati eu- ropei (20,9%). I problemi epatici riferiti erano inaspettatamente rilevanti (35,4%). Nei servizi toscani per la dipendenza e l’abuso alcolico le persone trattate hanno sfavorevoli condizioni socio-economiche e lavorative e consistenti problemi psicologici e sanitari. Rispetto ai criteri del DSM IV i sintomi appaiono contenuti, con un profilo di dipendenza/abuso vicino a quello dei paesi mediterranei. Parole chiave: alcol-dipendenza, abuso alcolico, DSM IV, problemi psicosociali e sanitari, consumo dei servizi Persone con alcol-dipendenza in trattamento: la specificità toscana di Allaman Allamani, Stefano Bravi, Fabio Voller Allaman Allamani Consulente dell’Agenzia Sanitaria di Sanità Toscana (ARS), già coordinatore del Centro Alcologico dell’Azienda Sanitaria di Firenze Stefano Bravi Statistico presso l’ASL 4 di Prato alla “U.O. di Epidemiologia” dal 2001 al 2012. Dall’1/08/2012 Statistico presso l’Osservatorio di Epidemiologia Sociale dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Fabio Voller Coordinatore dell’Osservatorio di Epidemiologia dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana (ARS) Dati sull’alcol-dipendenza in Italia In Italia la frequenza dell’alcol-di- pendenza è 0,8-2% tra la popolazio- ne generale e 0,5-6,5% tra gli assisti- ti dei medici di medicina generale, in quest’ultimo caso con differenze regionali, ad esempio tra Friuli-Ve- nezia Giulia (FVG) (6,5%) e Tosca- na (1,8%). Gli alcolisti in cura pres- so i servizi pubblici dedicati italiani erano 69.990 nel 2013, 72.784 nel 2014 e 71.219 nel 2016, lo 0,12% della popolazione generale (Mini- stero Salute, 2017). Obiettivi e metodo dello studio L’obiettivo dello studio era appro- fondire la conoscenza sull’alcol-di- pendenza (AD), sull’abuso di alcolici (AbA) e sui correlati problemi so- cio-economici, comorbilità somati- che e mentali e consumo dei servizi sanitari delle persone di 18-64 anni trattate nei servizi alcologici della Toscana. Lo studio era parte della ri- cerca Alcohol dependence in primary & specialist care in Europe coordi- nata nel 2013-2014 dalla Technische Universität di Dresda e a cui hanno partecipato le istituzioni di 8 Paesi europei, inclusa l’Italia con Toscana e FVG. I dati toscani sono stati riela- borati a cura dell’Agenzia Regionale di Sanità toscana. Allo studio hanno aderito i pro- fessionisti di 5 servizi pubblici su 7 contattati (a Firenze il Servizio Alcologico di Villa Basilewsky, la Tossicologia di Careggi, il SerT di Firenze-Centro; a Pisa e a Viareg- gio i rispettivi SerT) che hanno in- dividuato 147 pazienti, intervistati tra novembre 2013 e febbraio 2014, di cui 1/4 provenienti dai gruppi di auto aiuto (Alcolisti Anonimi o Club di Alcolisti in Trattamento), pari al 2,75% dei 5.347 trattati nei servizi pubblici regionali nel 2014. Il cam- pione dei soggetti, nessuno dei quali ha rifiutato l’intervista, è stato consi- derato sufficientemente rappresen- tativo della popolazione regionale dei trattati, anche se l’età media (49,6) era più avanzata e il rapporto

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