Toscana Medica - Febbraio 2020

2 / 2020 T OSCANA M EDICA 4 testatina edi or ale da bar che discettano altisonan- ti di calcio, è fondamentale che i medici continuino a rappresentare un argine autorevole di certezza e credibilità, a qualsiasi livello, dai consulenti del Ministero agli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità o degli ospedali di alta spe- cializzazione, da coloro che lavora- no negli aeroporti e scali marittimi ai medici di famiglia e pediatri di base quotidianamente impegnati a risolvere dubbi e placare ansie di pazienti e genitori. Pur nella gravità innegabile della situazione, COVID-19 ci sta tutta- via offrendo la possibilità di recu- perare buona parte del significato profondo della professione medi- ca, in molte occasioni messo in di- sparte e scarsamente considerato, per ribadire con forza l’importan- za fondamentale del nostro ruolo a garanzia della salute di tutti. A testimonianza concreta e ogget- tiva di queste considerazioni mi piace ricordare, in una personale e forse non condivisibile graduato- ria, il gruppo di lavoro dello Spal- lanzani di Roma che ha isolato il virus, il collega cinese morto per la malattia di oggi che per primo, Cassandra inascoltata, aveva dato notizia del pericolo e Carlo Urbani stroncato dalla SARS che lui stesso aveva identificato e classificato. interruzione della produzione da parte di grandi fabbriche un po’ dappertutto a causa della difficoltà di approvvigionamento di materie prime legate al caos mondiale dei trasporti. Se poi da un lato si iniziano a con- siderare quasi a stregua di untori le persone solo in base al loro Paese di nascita e si invocano misure più o meno fantasiose a limitazione del danno, allora non sembrano poi così lontani i tempi in cui la Peste nera o l’influenza “spagnola” deci- mavano intere popolazioni a fronte della sostanziale impotenza di me- dici e strutture sanitarie dell’epoca. Indubbiamente COVID-19 (nome dato dall’OMS al famigerato virus) ha finito per condizionare a livello mondiale abitudini e comporta- menti, riuscendo a mettere in cri- si sistemi economici ed equilibri politici internazionali, come per esempio, nel caso delle polemiche tra Italia e Cina sull’abolizione dei voli tra i due Paesi decisa unilate- ralmente dal nostro Governo. In una situazione così complessa di caos veramente globale le noti- zie, vere e purtroppo anche false, corrono veloci, spesso senza nes- sun filtro e talvolta prive di qual- siasi validazione scientifica o al- meno di un accenno di elementare buonsenso. Per evitare che l’incertezza, ali- mentata da chiunque si ritenga “esperto” al pari dei famosi tecnici In un famosissimo romanzo Ga- briel Garcia Marquez narra una struggente e complessa storia d’a- more durata una vita tra un uomo e una donna che, insieme a mille personaggi di eccezionale spesso- re, si muovono lungo il corso de- gli anni sullo scenario variopinto del Caribe, in un tempo sospeso tra immaginazione e realtà. Sullo sfondo della vicenda, la malattia che tutto pervade e dà il nome al libro, L’amore al tempo del colera . Accostare il romanzo di Garcia Marquez a quello che sta succe- dendo in questi mesi di allarme Coronavirus può apparire forse scontato però mai come oggi il mondo intero sembra assomigliare sempre di più a una piccola Ma- condo, la città immaginaria, ico- nica e conclusa, di Cento anni di solitudine , capolavoro indiscusso dello scrittore colombiano. Eppure oggi, con evidenza pur- troppo conclamata, il concetto di globalizzazione si accompagna an- che a quello di malattia contagiosa e diffusiva, riportando inevitabil- mente alla mente le paure globa- li legate, solo poco tempo fa, alla SARS e all’Ebola oppure, qual- che anno più indietro, alla piaga dell’AIDS. Pertanto, se da un lato può far sorridere la corsa all’accaparra- mento delle mascherine protetti- ve, dall’altro meraviglia e preoc- cupa l’annuncio della prospettata L’amore ai tempi di COVID-19 di Teresita Mazzei Riteniamo opportuno ricordare a tutti i colleghi che il ruolo di Toscana Medica è quello di diffondere informazione e stimolare il dibattito tra professionisti. Non si tratta di una Rivista con referaggio, ma vuole essere luogo di riflessioni utili alla cultura medica

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