Toscana Medica - Febbraio 2020
T OSCANA M EDICA 2 / 2020 5 testatina qualità e prof sio e La Confraternita della Misericor- dia di Firenze è nata oltre sette se- coli fa per rispondere, in assenza di uno stato sociale, ai molteplici bi- sogni di una società urbana in forte espansione. Misericordia , la Compagnia del Bigallo , il cui compito consisteva nell’amministrare luoghi di speda- lità in tutto il territorio, ebbe del- le forti difficoltà economiche. Per evitare il suo fallimento il gover- no fiorentino decise di intervenire obbligando la Misericordia , la cui amministrazione era in regola, ad assorbire il Bigallo in crisi decre- tando, nel 1425, l’unione delle due società e provocando, in questo modo, forti scontenti in entrambe. Infatti, qualche decennio più tardi, un nutrito gruppo di fratelli deci- se di staccarsi dal forzato sodalizio Misericordia / Bigallo per dare vita nel 1490 a una Nuova Misericordia definendola, nell’ incipit dei rinno- vati statuti, “ più chalda nell’opere della misericordia et charità che mai fussi ” (Statuti 1490). Staccarsi significò anche abbando- nare la bella e centrale sede con rispettivo oratorio e loggia e cer- care una nuova residenza, impresa di non facile realizzazione visto che i fratelli non vollero allontanarsi da piazza Duomo. Pressati dal- la necessità, decisero di prendere “a pigione” un locale di proprietà dell’arte dei Corrazzai in piazza del Campanile, a pochi passi quindi dalla sede appena abbandonata, e trasferirono lì masserizie e oggetti di utilità immediata. Nel 1498 una nuova ondata di pe- La Confraternita della Misericordia di Firenze , fondata nel 1244, è la più antica istituzione operante nel sociale sul territorio. Sensibile ai bisogni delle persone in difficoltà, si impegna in opere di soccorso adattando l’offerta dei servizi alle esigenze del momento. Vicina agli abitanti più fragili, offre a chi si approccia alla sua storia nuove chiavi di lettura spesso sorprendenti. Parole chiave: storia di Firenze, solidarietà, volontariato, peste, prima ambulanza La Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze: storia di un impegno secolare di Riccardo Beconcini per lo staff dell’archivio della Misericordia di Firenze Riccardo Beconcini Iscritto alla Misericordia di Firenze dal marzo 1970. Nel luglio del 1993 è chiamato dal Corpo Generale ad assumere la carica di Capo di Guardia. In quegli anni ha ricoperto svariati incarichi: Economo, Responsabile automezzi e Cerimoniere. Dal 2016 è responsabile dell’Archivio Storico della Misericordia di Firenze, coadiuvato dalla dott.ssa Barbara Affolter e dalla dott.ssa Laura Rossi Fu la presenza di fra Pietro da Ve- rona, chiamato nel 1244 a Firenze per contrastare la dilagante eresia catara, a richiamare l’attenzione di molti cittadini. Gli appassionan- ti sermoni del predicatore dome- nicano e il suo costante richiamo alla testimonianza dettero vita a una serie di iniziative fra le quali la fondazione di compagnie della fede con particolare devozione per la Vergine Maria. In questo conte- sto si inserì anche la nascita della Confraternita di Santa Maria della Misericordia votata a operare verso i bisognosi opere di evangelica mi- sericordia. Le prime notizie circa una sede sta- bile della Confraternita fiorentina risalgono al 1321 quando, in seguito a una raccolta fondi, i membri del sodalizio riuscirono ad acquistare una porzione di una casa-torre di proprietà della famiglia Adimari si- tuata nell’omonimo vicolo. Nel 1329 la Compagnia, grazie a una provvisione del Comune di Fi- renze che le permise di eleggersi propri “capitani”, divenne un’istitu- zione pubblicamente riconosciuta. Dopo la peste del 1348, che vide il sodalizio in prima linea nell’opera di soccorso, i fratelli decisero di ingrandire la loro sede operativa dotandola di un oratorio con rispet- tiva loggia, elegantemente decorata e chiusa da inferriate in ferro (oggi Loggia del Bigallo ) (Figura 1). Negli anni Venti del Quattrocen- to una confraternita sorella della
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