Toscana Medica - Gennaio 2020
T OSCANA M EDICA 1 / 2020 13 testatina qualità e prof sio e In combinazione con il fitness , l’alle- namento di pugilato comporta movi- menti di tutto il corpo, con gesti ve- loci per portare i colpi con le braccia e il gioco di gambe in più direzioni. Il gesto di portare i colpi combina movimenti delle braccia ad alta velo- cità con rotazione del tronco e aggiu- stamenti posturali anticipatori. Pertanto l’allenamento di pugilato può essere un’alternativa efficace per migliorare le funzionalità motorie nei pazienti con Morbo di Parkinson. Studi recenti dimostrano che l’eser- cizio fisico deve essere di intensità elevata per avere effetti evidenti sul- la malattia. Uno studio dell’Università di Pitt- sburgh (M. Zigmond) prospetta l’i- potesi che l’esercizio fisico intenso abbia capacità di stimolare i neuroni devoluti alla produzione di Dopami- na. In un certo senso un effetto sulla neuroplasticità cerebrale. Infine, per quanto concerne la nostra proposta, uno studio dell’Università di Indianapolis ha evidenziato come un allenamento di boxe eseguito per due volte alla settimana per un periodo di tre mesi migliori la qualità di vita di pazienti affetti da Morbo di Parkinson Il Morbo di Parkinson è una malattia altamente debilitante per i pazienti, dei quali può pregiudicare marcatamente la qualità di vita. Studi recenti mostrano con sempre maggiore evidenza l’utilità dell’esercizio fisico nel migliorare i sintomi della malattia. La ricerca ha evidenziato inoltre che l’esercizio, per essere efficace, deve essere di alta intensità. L’allenamento di boxe si è dimostrato utile nel migliorare molti dei deficit che i pazienti con Parkinson mostrano. Studi pubblicati mostrano tali risultati. A breve partirà un programma di studio, primo del genere in Italia, su un numero consistente di pazienti per valutare l’efficacia della boxe sui loro sintomi. Parole chiave: Parkinson, attività fisica, allenamento, boxe, neuroplasticità Il Morbo di Parkinson si può combattere. Con la boxe La Nobile Arte per un nobile gesto di Maurizio Bertoni Maurizio Bertoni Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Ha lavorato c/o IOT, Clinica Donatello, Clinica Villa Nova. Campi di interesse chirurgico Spalla e Ginocchio. Formazione chirurgica c/o il Massachusetts General Hospital di Boston e la Columbia University di New York. Ampia casistica chirurgica. Ruolo di Adjunct Professor dell’Università di Pittsburgh dal 2014 al 2017. Fondatore e Direttore del Training Lab, Centro di Riabilitazione a Firenze affiliato con il Dipartimento di Fisiologia dell’Università degli Studi di Firenze. Il Centro ha scambi di terapisti e ricercatori con università degli Stati Uniti e della Germania. Membro dell’International Associate Faculty Sports Medicine Research Institute dell’Università del Kentucky. Presidente dell’Associazione A.P.S. “Un gancio al Parkinson” Nel 1719 un pugile inglese di nome James Figg aprì a Londra la prima pa- lestra di boxe intesa in senso moderno. Chiamò l’attività della boxe la Nobile Arte . Nel 1817 il medico Inglese James Parkinson pubblicò il saggio sulla ma- lattia che ha preso il suo nome. Oggi questi due campi, la Medicina e la No- bile Arte, si incontrano per cercare di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa debilitante patologia. La malattia di Parkinson è un distur- bo neurodegenerativo progressivo caratterizzato da tremori, rigidità posturale, bradicinesia e instabilità posturale. Questi segni motori pos- sono avere conseguenze dannose su equilibrio, mobilità e qualità di vita nei pazienti affetti dalla patologia. Ci sono prove di evidenza scientifica che forme tradizionali di esercizio, come stretching , aerobica ed esercizi contro resistenza, arrecano benefi- ci per la salute e la qualità di vita dei pazienti. In alternativa, anche esercizi non tradizionali hanno mostrato risul- tati promettenti. Esempi di tali attivi- tà sono il tango, il tai chi , il taiji e lo qigong . Questi programmi si sono di- mostrati in grado di migliorare l’equi- librio, la mobilità, la resistenza all’an- datura e anche di avere un effetto positivo dal punto di vista psicologico ed emozionale. Una forma non tradizionale di eser- cizio recentemente attivato per i pazienti con Parkinson è l’allena- mento del pugilato. L’allenamento della boxe tradizionale è progettato in modo che i pugili abbiano suffi- ciente resistenza per la durata di tutti i round , con abbastanza forza esplo- siva per portate i colpi e muoversi ra- pidamente all’interno del ring .
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