Toscana Medica - Gennaio 2020
1/2020 T OSCANA M EDICA 16 testatina quali à e professione sabilità nella scelta e quindi per gli intervistati la capacità di assumersi gli oneri di un ruolo attivo, proposi- tivo e partecipe nelle decisioni sulla propria salute. Forzare questa realtà alla condivi- sione effettiva di un piano di cura comporterebbe una mancanza di rispetto dei loro desiderata, intrisi da un sistema di valori che rimanda le scelte a decisioni che altri pren- dono per loro. Questo studio fa quindi pensare che il passaggio dalla norma all’azione nella realtà non può essere imme- diato, poiché alcuni gruppi di po- polazione non sono ancora pronti a questo cambiamento, che sarebbe incomprensibile e potrebbe equi- valere a una vera e propria destabi- lizzazione nel proprio vissuto. Una violenza paragonabile a quella che purtroppo si esercita quando con atteggiamento paternalisticamente reticente non si informano e non si coinvolgono pazienti con caratteri- stiche demografiche e socio-cultura- li ben diverse da quelle della popo- lazione oggetto della nostra ricerca. francesca.ierardi@ars.toscana.it delle funzioni di cura sia per lo sta- tus sociale e culturale del gruppo di intervistati. Da ciò si evince come la possibilità di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano la propria salute sia difficilmente contemplata dai pazienti intervistati. Per tutti questi motivi è stato difficile indagare quanto il piano terapeutico tenga conto di aspettative e volontà del paziente. È risultato inoltre difficile in questo contesto riuscire ad aprire un varco di riflessione sul tema della morte o di come gli intervistati intendono vivere le cure durante la loro vita se non facendo un costante riferi- mento a una volontà esterna a sé (medico e/o Dio). La pianificazione e la condivisio- ne delle cure appaiono lontane per questo gruppo di pazienti. Da un lato, la pianificazione presuppone la capacità dell’individuo di riflettere sul significato della vita come fluire dei giorni non solo in chiave quanti- tativa, ma anche qualitativa, nonché la cognizione di poter esercitare una volontà consapevole e una scelta in questo fluire; dall’altro, la condivi- sione implica una mutua respon- tendenzialmente con passività lo scarso benessere e quasi valorizzan- do il sacrificio. L’atteggiamento verso la salute è, tranne in casi isolati, a fa- vore della cura sempre e comunque, non è accettabile scegliere di non curarsi, anche se la coesistenza di molti farmaci è percepita come fonte di disagio nella gestione quotidiana e talvolta negli effetti sullo stato di sa- lute. La vita e la morte, come vivere, curarsi e morire, sono rimandati a una volontà esterna a sé, che, se sul piano spirituale è rappresentata da Dio, sul piano terreno è demandata al medico. L’atteggiamento fra gli in- tervistati è quello di non mettere in discussione quanto espresso dal cu- rante. Dalle interviste emerge la co- noscenza delle prescrizioni fatte dal medico, ma non una vera e propria consapevolezza sul piano terapeu- tico. La relazione medico-paziente viene descritta non tanto nei termini di condivisione, quanto piuttosto in quelli di comunicazione delle cure. Con il medico vi è quindi un rap- porto reverenziale, tale – possiamo pacificamente ipotizzare – sia per la posizione che gli viene riconosciu- ta in virtù del ruolo professionale e MASTER DI PRIMO LIVELLO IN TECNICHE MOTORIE NELL’APPARATO LOCOMOTORE Il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Firenze organizza un master di primo livello in tecniche motorie nell’apparato locomotore. Le iscrizioni sono aperte fino al 13 marzo 2020. Per iscrizioni: www.UNIFI.it/UPLOAD/SUB/Master/1920/M_Dr-1245_TEC_MOTORIE.PDF. HTTPS://AMMISSIONI.UNIFI.IT/ Il Corso ha un primo indirizzo didattico/pratico rivolto ai medici e lauree sanitarie e un secondo indirizzo per le sole lauree di scienze motorie. Si prevede per entrambi gli indirizzi un seminario al mese da giovedì a venerdì nei mesi APRILE-DICEMBRE 2020. Coordinatore del corso : prof. Roberto CIVININI, Prima Clinica Ortopedica CTO FI. Comitato Scientifico : prof. Pietro Pasquetti, Primario fisiatra, prof. Christian Carulli, prof. Massimo Gulisano, Università degli Studi di Firenze e Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze. Per gli aspetti pratici/tirocini : dott. Paolo Forni, FKT Iginio Furlan SIOTEMA. Obiettivo del corso : previa presentazione dei basilari aspetti clinici di importanti affezioni ortopediche è lo sviluppo di tematiche anche pratiche relative alla terapie manuali, con un particolare riferimento alle tecniche manuali osteopatiche. Info sul bando UNIFI oppure scrivere a: pasquettip@aou-careggi.toscana.it
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