Toscana Medica - Gennaio 2020

T OSCANA M EDICA 1 / 2020 27 testatina qualità e prof sio e meno egocentrico. Perché quel che regaliamo oggi ci verrà restituito in qualche modo con gli interessi. E non necessariamente da chi ha ricevuto. Come dire che il dono è la forma più sottilmente disinteressata del profitto, perché è l’origine stessa del legame sociale, il gesto primario, in- condizionato e gratuito che fa uscire l’individuo da sé stesso e lo lega agli altri in una rete che assicura scambio protezione, solidarietà. E di conseguenza anche guadagno. Non è un caso che le religioni nasca- no tutte da un dono fatto al dio. E che il dio ricambia. Ecco perché, perfino il nostro Natale consumistico, conti- nua ad essere animato da quell’ener- gia collettiva messa in moto dallo spi- rito del dono. Che anche se per pochi giorni all’anno, fa di quelle isole che noi siamo un solo arcipelago ”. Sono affermazioni del tutto condi- visibili, anche per quanto riguarda il regalo al medico e non credo sia necessario entrare in merito al valore del regalo. Qualunque sia il suo “valore aggiun- to”, risulta già ben dimostrato dalle popolazioni che, a torto, consideria- mo primitive. elisa.dolara@tin.it 1922, rimaneva un rompicapo, non riuscivano a trovare senso in un com- portamento tanto irrazionale, senza che vi fosse un guadagno. In realtà la ragione di quella fatica, apparentemente inutile, non stava nel valore d’uso degli oggetti, bensì nel loro valore di scambio. Che si fondava soprattutto sulle alleanze e partner- ship prodotte da quel circuito di reci- procità. Il dono insomma funzionava come un contratto sociale, facendo di tante popolazioni straniere, lontane e potenzialmente nemiche, un vero e proprio sistema. Una federazione che metteva in moto una rete di relazioni sovralocale. Dalla quale non si usciva mai. Infatti i Trobriandesi dicevano con orgoglio che “l’appartenenza al Kula è per sempre”. Marino Niola così conclude il suo ar- ticolo, commentando la girandola di doni e controdoni che caratterizzano il Natale e che gli americani chiama- no Big Swap , il grande scambio. “ Si tratta di un messaggio importante anche per quelli che “nessuno ti re- gala niente per niente… Un circuito cerimoniale che tiene in equilibrio reciprocità e gratuità, generosità e socialità, obbligo e piacere. Col risultato di riaffermare il prin- cipio dell’utile, ma proiettandolo su un piano più generale, e soprattutto quindi cittadino di un paese nemico, gli sarebbe toccato l’internamento in un campo, ma riuscì a convince- re le autorità australiane a confinarlo nell’arcipelago delle Trobriand, oggi isole Kiriwina, dal quale non c’era pericolo che fuggisse. Questo gli per- mise di proseguire le sue ricerche su- gli usi e i costumi delle tribù di questi atolli corallini che si trovano nel Paci- fico occidentale, tra la Nuova Guinea e le isole Salomone. Malinowski fu attratto in particolare da un circuito di scambi, denominato appunto Kula : gli indigeni affronta- vano traversate oceaniche lunghissi- me e piene di pericoli a bordo delle loro piroghe per portare agli abitanti di isole lontane doni consistenti in collane e braccialetti di conchiglia. Una generosità incomprensibile e un coraggio ai limiti dell’incoscienza, visto che a viaggiare su quelle acque tempestose e infestate di squali era una bigiotteria senza valore. Questi ornamenti da poveri venivano poi a loro volta portati nell’isola più vicina da chi li aveva ricevuti, i quali a loro volta prendevano il mare per andare a farne omaggio agli abitanti di altre terre. Per molti economisti occiden- tali la Kula , descritta da Malinoski nel suo capolavoro Gli argonauti del Pacifico occidentale , pubblicato nel I numeri del cancro in Italia e in Toscana di Emanuele Crocetti Nell’articolo di Emanuele Crocetti I numeri del cancro in Italia e in Toscana nel 2019 pubblicato a p. 21 di Toscana Medica n. 10 di- cembre 2019 è stata inserita una Tabella errata. Pubblichiamo quella corretta inviataci dall’autore. Casi incidenti Decessi Casi prevalenti Sopravvivenza Tumore Sesso Italia Toscana Italia Toscana Italia Toscana Italia Toscana Totale U e D 371.000 24.900 179.502 12.179 3.460.025 190.562 54; 63 56; 65 Stomaco U e D 14.300 1.250 9281 763 81.384 32 32 Mammella D 53.000 3.500 12.616 732 815.002 41.567 87 88 Colonretto U e D 49.000 3.600 19.575 1.233 481.719 31.644 65 68 Prostata U 37.000 2.900 7.540 504 471.108 24.080 92 92 Polmone U e D 42.500 2.650 33.838 2.405 106.915 16 16 Melanoma U e D 12.300 1.100 2.028 146 160.544 87 88 Cervice D 2.700 210 509 35 57.000 68 61 Vescica U e D 29.700 2.250 6.230 470 277.212 12.951 79 Tabella I – Dati Airtum sul numero di tumori in Toscana: stima casi incidenti (nel 2019) e prevalenti (2019 Italia e 2015 Toscana), decessi oncologici (Istat 2016) e sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi per il totale dei tumori e per alcune delle forme principali (casi incidenti 2005-2009).

RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=