Toscana Medica - Giugno 2020

5/2020 T OSCANA M EDICA 22 testatina Tra i piani di intervento messi a punto da Regione Toscana per far fronte all’emergenza COVID-19, è stata attivata, dai primi giorni del mese di marzo, la Centrale Ope- rativa Maxiemergenze Regionale. Con sede a Pistoia, la struttura si articola su due livelli di risposta: quello regionale, relativo in par- ticolare al coordinamento della risposta ospedaliera, e quello na- zionale, su disposizione del Di- partimento di Protezione Civile Nazionale, per la gestione dei soc- corsi remoti a supporto delle re- gioni più colpite (CROSS). Sul piano regionale, la Centrale Operativa fornisce supporto e co- ordinamento nell’ambito sanitario per garantire la migliore risposta del sistema in circostanze di ele- vato afflusso di pazienti. In caso di pandemia, evento infrequente rispetto ad altre maxiemergenze, l’azione è mirata a potenziare la capacità di espansione e di risposta prolungata dell’intera rete di ospe- dali (composta da oltre quaranta strutture con diverso profilo nella gestione COVID) e, in particolare, delle aree intensive. La Centrale opera in regime h 24 tramite personale medico, infer- mieristico e tecnico afferente al CRM (Coordinamento Regionale Maxiemergenze, funzione 2 Sani- tà) e per mezzo di uno specifico apparato tecnologico. In considerazione del tipo di emergenza, in aggiunta agli avan- zati sistemi di comunicazione già disponibili, è in uso per la prima volta la nuova piattaforma gestio- nale di livello regionale in grado di tracciare ed elaborare le infor- in stretta sinergia con le aziende e gli enti coinvolti. Un modello che ha previsto inol- tre lo stoccaggio, il collaudo e la consegna delle molte risorse tec- nologiche disponibili, grazie alla stretta collaborazione con ESTAR, permettendo una tempestiva ri- sposta alle necessità rilevate dalle singole aziende, tra cui anche l’al- lestimento di nuove aree destinate alla gestione di pazienti COVID. Per conto di Regione Toscana, la Centrale è intervenuta nella fase di risposta alle richieste di assi- stenza sanitaria extra regionali co- ordinate da CROSS, in particolare per la presa in carico di pazienti critici provenienti dalle aree più colpite dalla pandemia. Un nu- mero significativo di pazienti cri- tici sono stati ricoverati in diversi ospedali del territorio, definiti sul- la base del livello di disponibilità e specifica competenza per il tipo di assistenza richiesto. Inoltre, dall’inizio del mese di aprile la Centrale ha coordinato il punto medico avanzato (PMA di II livello) situato in prossimità della nave Costa Diadema pres- so il porto di Piombino, coinvolta nell’emergenza COVID-19. Alle- stito in tempi record , grazie anche al supporto delle Associazioni di Volontariato, si tratta di una strut- tura in grado di garantire la gestio- ne avanzata di pazienti potenzial- COVID-19: esperienze e riflessioni dalla Rete Regionale Emergenze e Maxiemergenze Ospedaliere di Matteo Nocci Matteo Nocci Dirigente Medico Specialista in Anestesia e Rianimazione, formazione specifica nel ramo della Medicina dei Disastri, attualmente in servizio presso l’Assessorato alla Sanità della Regione Toscana. È responsabile della Rete Regionale Emergenze e Maxiemergenze Ospedaliere e della Centrale Operativa Regionale Maxiemergenze - rete ospedaliera mazioni provenienti dagli ospeda- li e da molte altre strutture sani- tarie operanti sul territorio. In tal modo, sono continuamente moni- torati i livelli di preparazione (ad esempio posti letto disponibili e ulteriormente attivabili, principio noto come surge capacity ), di im- pegno del sistema e delle risorse disponibili, dal singolo ospedale all’azienda sanitaria fino all’am- bito di area vasta o regionale, permettendo l’adozione di azioni precoci di controllo nel caso di superamento di valori di allerta ritenuti critici. Le informazioni così raccolte sono continuamente validate da esperti nel ramo delle maxiemer- genze e condivise con un tavolo di coordinamento regionale virtual- mente operante presso la Centra- le, rappresentato da responsabili o referenti degli enti coinvolti (Centrale Maxiemergenze, Azien- de Sanitarie, Regione) e da coor- dinatori delle aree intensive. Riunitosi fino a tre volte al giorno nella fase di massimo picco, tale gruppo definisce le strategie più opportune per evitare sovraccarichi dei singoli ospedali, garantendo la migliore risposta sanitaria anche nel caso di percorsi di cura complessi. Dal momento dell’attivazione, av- venuta nei primi giorni di marzo, la Centrale Operativa ha gestito un elevatissimo numero di inter- venti in risposta alle necessità della rete ospedaliera, tra i quali trasferimenti in biocontenimento di pazienti critici, trasferimenti urgenti di personale, farmaci e dispositivi medici, favorendo un migliore bilanciamento di risorse,

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