Toscana Medica - Giugno 2020
T OSCANA M EDICA 5 / 2020 37 testatina Riflettere sui fatti in un percorso me- dico-legale costringe tutti a rivedere quanto successo in merito a piani pan- demici, circolari, decreti legge, leggi e DPCM per poi porsi delle domande. La circolare del Ministero della Salute del 5 gennaio 2020 ha ad oggetto una polmonite da eziologia sconosciuta pro- veniente dalla Cina. “Il31dicembre2019,l’Ufficiodell’OMS in Cina è stato informato che erano stati individuati casi di polmonite di eziolo- gia sconosciuta nella città di Wuhan, provincia di Hubei, Cina. Al 3 gennaio 2020, sono stati segnalati all’OMS dalle autorità nazionali cinesi 44 pazienti in totale con polmonite da eziologia sco- nosciuta. Dei 44 casi segnalati, 11 sono gravemente ammalati, mentre i rima- nenti 33 pazienti sono in condizioni sta- bili. Secondo le informazioni diffuse dai media, il 1° gennaio 2020 è stato chiuso il mercato interessato di Wuhan per di- sinfezione e sanificazione ambientale.” “L’OMS non raccomanda alcuna mi- sura specifica per i viaggiatori. In caso di sintomi suggestivi di malattia respi- ratoria sia durante che dopo il viaggio, i viaggiatori dovrebbero rivolgersi a un medico e informare del loro viaggio il personale sanitario.” “L’OMS raccomanda di evitare qualsiasi restrizione ai viaggi e al commercio con la Cina in base alle informazioni attual- mente disponibili su questo evento.” In data 31 gennaio 2020 con Delibera del Consiglio dei Ministri viene lanciato un chiaro allarme in Italia con la Dichia- razione dello stato di emergenza in con- seguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili , pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 1° febbraio 2020. Successivamente una serie di impor- tanti decreti legge e DPCM inter- vengono in modo organico allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus e in particolare per i Comuni delle Regioni Lombar- Nella Fase 2 la ripresa delle attività dovrà avvenire, cercando di garanti- re l’abbattimento del rischio di con- tagio. Il rischio può essere misurato tramite una semplice equazione di primo grado : la misura del rischio di incremento dei casi in caso di assem- bramento in una sala di attesa è formu- labile nel rapporto tra: XPrevalenzaperProvincia/100.000=Y rischio di soggetti COVID+/24 invitati ogni 15 minuti moltiplicato 60% e 40% di COVID+ non individuati. In questo modo si ottengono due va- lori di fascia che permettono di capire meglio quali tempi e distanze tenere con le risorse ambientali a disposizione in modo da abbattere il rischio di con- tagio intorno allo zero. Ovviamente vanno garantiti mezzi di protezione e ambienti adatti perché le tre variabili favorenti il contagio, esposizione-prossimità-aggregazione, possano essere portate a valore zero in termini di effetti. Nella Fase 1 laMedicina Legale, trami- te la Società Scientifica COMLAS, che rappresenta e unisce in Italia i Medici Legali del Servizio Sanitario Naziona- le, ha preso l’iniziativa di elaborare un documento che riteniamo di grande utilità in questa difficilissima fase, al COVID-19: esperienze e riflessioni dalla Medicina Legale di Massimo Martelloni Massimo Martelloni Consigliere dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze. Direttore UOC Medicina Legale e Obitorio Intercomunale di Lucca. Clinical Risk Manager. Presidente Nazionale della COMLAS. Membro della Commissione Regionale di Bioetica dal 1999 al 2015 e del Consiglio Sanitario Regionale dal 2000 al 2015. Già Professore a contratto presso le Università di Foggia, Firenze, Roma Sapienza, Pisa in tema di Medicina Legale del SSN, dell’Assistenza Sociale, di Prevenzione dei Conflitti e Gestione del Rischio Clinico al corso di specializzazione in Medicina Legale e negli ultimi tre anni fino a tutt'oggi al corso di Laurea Infermieristica dell’Università degli Studi di Pisa in ambito di Gestione del Rischio Clinico dia e Veneto interessati dalle misure di contenimento del contagio da Corona- virus fino all’8 marzo quando il Decre- to Legge dichiara la Lombardia zona rossa, Decreto Legge che il 9 marzo viene applicato a tutto il Paese, di con- seguenza considerato zona rossa. Contemporaneamente si sviluppano iniziative regionali sul piano gestio- nale sanitario tese a rispondere alla drammatica escalation del contagio e delle sue conseguenze trasformando l’assistenza in linea generale in una task-force anti-COVID, inseguendo gli effetti più gravi attraverso l’aumen- to dei posti letto in rianimazione o la creazione ex-novo di posti dedicati, sottratti ad altri tipi di assistenza or- mai non più praticabili per motivi di sicurezza e attraverso strategie di at- tesa sull’evoluzione individuale della patologia con un preciso limite dato dalla presenza di sintomatologia fino ad arrivare alla difficoltà respiratoria presa a riferimento per eventuale ri- covero ospedaliero. In questa fase il virus ha dettato i tempi e le modalità delle risposte che quindi si sono rilevate non sempre efficaci, dato l’evento non ancora comprensibile scientificamente nella sua portata. I riflessi sui Livelli Essenziali di Assi- stenza in ambito medico-legale non sono stati indifferenti (Tabella I). La Fase 1 in ambito medico-legale, te- nuto conto dei Livelli Essenziali di Assi- stenza medico-legali, è stata tesa a rea- lizzare varie azioni regionali e nazionali: • contenimento del rischio di assem- bramento come facile fonte di con- tagio in merito agli accertamenti di invalidità civile e handicap, (60.000 all’anno in Toscana dei quali 10.000 su casi oncologici); • collocamento mirato e altre attività collegiali come idoneità alla guida, porto d’armi, diritto al lavoro e mono- cratiche con sospensione delle attività assoluta su tutto il territorio nazionale.
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