Toscana Medica - Giugno 2020
T OSCANA M EDICA 5 / 2020 5 testatina interviste a cura di Simone Pancani con grande professionalità e gran- de senso del dovere e che merita- no tutta la riconoscenza possibile del Sistema Sanitario Regionale, non un appellativo. Adesso le istituzioni hanno il dove- re di tributare questa riconoscenza con atti coerenti. Abbiamo provato intanto a fare qualcosa attraverso un piano molto rilevante di assun- zioni (oltre 2.400 persone) e inve- stendo oltre 30 milioni di euro per erogare loro un compenso econo- mico che certo non potrà sostituire il peso e i rischi di queste settima- ne, ma che vuol essere solo un pic- colo concreto grazie. Quando tutto sarà finito, quello che avremo imparato dalla pande- mia potrà servire a cambiare, mi- gliorandolo, il Servizio Sanitario Regionale? SACCARDI: Sarebbe imperdo- nabile non trarre dalle difficoltà vissute qualche “insegnamento”. Le risorse, umane ed economi- che, che oggi abbiamo a disposi- zione devono aiutarci a migliorare le cose che non hanno funzionato al meglio, a conservare gli investi- menti fatti (ad esempio i letti di Terapia Intensiva) e a potenziare le strutture territoriali con il raf- forzamento delle RSA, il raddop- pio dei letti di cure intermedie, la strutturazione delle USCA. Tutto ciò, insieme a una più fun- zionale organizzazione dei percor- si ospedalieri, così da non corre- re rischi nel caso in cui i numeri del COVID tornassero a crescere in grande proporzione. In questo sarà utilissimo l’apporto dei pro- fessionisti sanitari che hanno vis- suto in prima linea e che potranno orientare con la loro esperienza le future scelte organizzative. Medicina Generale, coinvolgimento delle RSA, attracco a Piombino del- la Costa Diadema con più di mille persone a bordo ecc.)? SACCARDI: Ovviamente è sem- pre possibile fare di più e meglio e, sicuramente, il mondo intero si è trovato impreparato di fronte a questa pandemia. Tuttavia, credo che il nostro siste- ma ospedaliero si sia dimostrato all’altezza della situazione, abbia- mo avuto certamente più difficoltà nell’organizzazione del territorio, non sufficientemente attrezzato per rispondere a bisogni così rilevanti, anche per evitare un eccesso di pre- senza in ospedale. Abbiamo però su questo lavorato molto e credo che oggi la situazione, anche sul territo- rio, sia sensibilmente migliorata. La difficoltà maggiore è stato il re- perimento dei DPI che per molti giorni sono stati carenti (in tutto il mondo per la verità) ma che sono stati la criticità e la sofferenza maggiore perché hanno lasciato i nostri operatori, in tante situazio- ni, senza la protezione necessaria. Abbiamo fatto il possibile, ricor- rendo anche alla produzione “in casa”, ma molti dovevano arrivare dalla Protezione Civile Nazionale e non è stato possibile reperirne a sufficienza. Assessore, a lei piace la definizione di “eroi” per i medici e gli infermieri im- pegnati contro il COVID-19? SACCARDI: Onestamente è una definizione che non mi piace e che non ho mai usato. In realtà noi abbiamo avuto la fortuna di disporre di ottimi professionisti (non abbastanza numerosi pur- troppo, soprattutto all’inizio) che si sono fatti carico dei pazienti Iniziamo dall’attualità. Dopo mesi di pandemia, come valuta la situazione che adesso si trova a gestire il Servi- zio Sanitario Regionale? SACCARDI: La situazione com- plessiva è sicuramente in migliora- mento. In particolare registriamo l’allentamento della pressione su- gli ospedali in generale e sulle te- rapie intensive in particolare. Tuttavia, i numerosi screening e tamponi che stiamo facendo evi- denziano ancora un importante numero di persone positive al CO- VID che ci invita a non abbassare la guardia e a mantenere le misure di sicurezza indicate da tutte le au- torità sanitarie, dalle distanze alle mascherine fino all’igiene delle mani e dei luoghi. Durante la vicenda COVID-19 la Toscana avrebbe potuto fare di più e meglio per fronteggiare una si- tuazione drammatica e totalmente inaspettata (difficoltà di approvvi- gionamento di mascherine e DPI, sovraffollamento di ospedali e Tera- pie Intensive, problemi a livello di COVID-19 e Servizio Sanitario Regionale: il punto di vista dell’Assessore Saccardi Stefania Saccardi, Assessore alle Politiche Sociali, allo Sport e alla Sanità della Regione Toscana
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