Toscana Medica - Giugno 2020

T OSCANA M EDICA 5 / 2020 53 testatina let i per voi a cura di Simone Pancani stratificazione dei pazienti in base alla gravità di malattia. Una nota di cautela viene posta sull’impiego del- lo score di Roth, talvolta utilizzato per la valutazione della dispnea, ma ritenuto poco adeguato e fuorvian- te dopo aver acquisito i risultati di un’intervista indirizzata a operatori sanitari addestrati alla telemedicina. L’infografica associata all’articolo, in- fine, integra e sintetizza tutte le in- formazioni necessarie. Raffaele Rasoini Cardiologo, Firenze Camilla Alderighi Cardiologo, Firenze raffaele.rasoini@unifi.it Il link alla traduzione italiana: https://www.recentiprogressi.it/r.php?- v=3347&a=33186&l=340305&f=al- legati/03347_2020_04/fulltext/Rasse- gna%20-%20Greenhalgh.pdf specifico, della valutazione di pazien- ti con sospetta COVID-19. Gli operatori sanitari si sono quindi trovati di fronte non solo a una situa- zione nuova, ma anche a nuove mo- dalità di cura. L’articolo di Trisha Greenhalgh e coll. colma l’attuale carenza dei det- tagli necessari per le valutazioni cli- niche a distanza e fornisce agli ope- ratori sanitari del territorio (medici di medicina generale, ma anche spe- cialisti) un orientamento basato sul- le migliori evidenze disponibili sulla telemedicina, interpretate alla luce dell’attuale situazione pandemica. L’articolo affronta diversi aspetti della valutazione clinica a distanza in pazienti con sospetto COVID-19: da quelli tecnici (tipo di strumen- to di connessione usato, modalità di inserimento delle note cliniche nella cartella del paziente) a quelli clinici (anamnesi del paziente, nu- trita di dati diretti e indiretti, esame obiettivo, segnali di allarme), a quel- li di gestione pratica, attraverso una COVID-19, una valutazione a distanza in medicina generale di Raffaele Rasoini, Camilla Alderighi Segnaliamo un interessante contributo scientifico, tradotto dai colleghi Raffaele Rasoini e Camilla Alderighi per la rivista “Recenti Progressi in Medicina”, su autorizzazione di Trisha Greenhalgh e del “British Medical Journal”. La malattia denominata COVID-19, veicolata dal virus SARS-CoV-2, è caratterizzata da elevata contagiosi- tà e i luoghi sanitari (RSA, ospedali, ambulatori territoriali), ovvero i luo- ghi di solito deputati alla cura, sono stati individuati come ad alto rischio di trasmissione e quindi di amplifica- zione della malattia stessa. Da qui le necessità parallele di con- tenere i contagi e al tempo stesso di continuare a soddisfare le necessità di cura dei pazienti. L’impiego della telemedicina si è rivelato essenzia- le per il disbrigo di alcune pratiche burocratiche (per esempio, ricet- te regionali da parte del medico di medicina generale, piani terapeutici specialistici) e per la valutazione cli- nica a distanza di pazienti senza cri- teri di urgenza. Le linee guida regionali per la gestio- ne territoriale hanno sottolineato, in questa circostanza, la necessità del ricorso a consulenze telefoniche o vi- deo come strumenti al supporto della valutazione clinica generale e, nello

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