Toscana Medica - Marzo 2020

2 / 2020 T OSCANA M EDICA 30 testatina No iziario a cura di Simone Pancani Jun Mao ha esplorato il tema innovativo dell’agopuntura di precisione in oncologia presentando alcuni protocolli di studio volti alla personalizzazione delle terapie mentre Gary Deng ha riferito le esperienze di oncologia integrata nel MSKCC, eccellenza mondiale in campo oncologico, per i tumori della mammella, del polmone e del colon. Lorenzo Cohen ha ribadito la centralità degli stili di vita nella malattia oncologica: a fronte dell’aumento del 28% delle diagnosi di tumore negli ultimi anni, la sfida sta nel fatto che circa il 50% di queste neoplasie si può prevenire. Un’esauriente sintesi degli studi scientifici sui preparati antroposofici è stata tracciata da Emanuela Portalupi e Anna Truci (SIMA): la maggioranza degli studi pubblicati riguarda il vischio antroposofico (oltre 1500), in particolare per alleviare la fatigue e miglio- rare la qualità di vita del malato di tumore. L’impiego della cannabis nel Centro Terapia del Dolore dell’AOU di Careggi è stato descritto da Rocco Mediati, il quale ha ricordato che la Toscana è stata la prima Regione a introdurre la Cannabis terapeutica. Sebbene il potenziale antalgico non sia forte, ha precisato, questi preparati agiscono in particolare su alcune forme di dolore, come quello neuropatico, contribuendo a migliorare il benessere del paziente. A seguire Fabio Firenzuoli, responsabile del CERFIT, ha illustrato le evidenze della fitoterapia con un ampio focus su effetti collaterali dei preparati a base di erbe e interazioni farmacologiche con i farmaci oncologici. I dati dell’Ambulatorio di medicina complementare e alimentazione in oncologia di Lucca, inserito nella Breast Unit aziendale, sono stati al centro della relazione di Elio Rossi, coordinatore Medicine Complementari dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, che ha riportato i risultati clinici dell’ambulatorio e in particolare quelli sulla radiodermite. Dell’esperienza di medicina integrata e omeopatia in oncologia presso l’Ospedale di medicina integrata di Pitigliano ha riferito il referente scientifico della struttura Simonetta Bernardini, seguita da Eugenio Pecchioli, della Commissione Regionale Formazione delle MC, che ha descritto il ruolo dell’omotossicologia e il contributo della microimmunoterapia, ossia di citochine, fattori di cre- scita, interferoni, acidi nucleici specifici e frazioni di DNA e RNA tumorale omeopatizzati. Affrontati anche i temi della prevenzione, con la relazione su cancro, microbioma e infiammazioni di Lorenzo Emmi, Università di Firenze, e della riabilitazione con medicina manuale dei pazienti oncologici, esposta da Pietro Pasquetti, Dipartimento di Riabilita- zione AOU Careggi, e Raoul Saggini, Università G. D’Annunzio di Chieti. Città di Pitigliano.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=