Toscana Medica - Marzo 2020

3/2020 T OSCANA M EDICA 8 testatina quali à e professione ticolare, e nella maggior propensione a rivolgersi ai servizi sanitari. Nei primi 50 anni di attività, ogni anno fu ricoverato qualche caso di intossicazione acuta da oppioidi (lau- dano, morfina e “Pantopon”), talvolta con esito mortale, dovuto a tentato suicidio o a errori terapeutici. Non vi furono casi di intossicazione cronica. Il cambiamento avvenne all’inizio de- gli anni ’70 con la comparsa di casi di dipendenza da eroina e da alcol, con un rapporto maschi-femmine di 3 a 1 e un’età inferiore ai 30 anni nel 55% dei casi. Da allora vi è stato un costan- te aumento e l’Ambulatorio per le Tossicodipendenze fa più di 3.000 vi- site all’anno. Sono stati sviluppati pro- tocolli terapeutici per il trattamento della dipendenza da etanolo e da op- pioidi anche con l’uso di metadone. Una ventina di casi di intossicazione da overdose di cocaina, droga allora di moda, furono ricoverati nei primi anni ’20. Poi la cocaina scomparve per riapparire sporadicamente negli anni ’80 mentre dal 1938 ogni anno ci sono stati casi isolati di intossicazione da anfetamina. In conclusione, l’attività dell’Unità di Tossicologia è uno specchio delle tra- sformazioni della società e della medi- cina nel corso dell’ultimo secolo. Esse sono sempre state affrontate con un’al- ta percentuale di successi grazie alla continua ricerca di adeguate terapie. guido.mannaioni@unifi.it Le prime hanno prognosi favorevole, quelle da caustici erano mortali nel 40% dei casi ma la prognosi è mi- gliorata dagli anni ’60 con il ricorso a laparatomia, gastrectomia e lavaggio con tampone fosfato. Ogni anno vi è un piccolo numero di intossicazioni da ossido di carbo- nio con aumenti nel corso di inver- ni particolarmente freddi per l’uso di bracieri e stufe malfunzionanti. La prognosi è per lo più favorevole ma possono rimanere postumi neu- rologici. Analogamente, ogni anno vi sono ricoveri per intossicazioni da funghi con qualche episodio epi- demico in anni di abbondanza di funghi. Si tratta in genere di intossi- cazioni causate da tossine gastroin- testinali il cui contenuto può subire aumenti stagionali anche in funghi eduli. Meno frequenti, ma spesso mortali, sono le intossicazioni da Amanita Falloide o Verna. La mor- talità è stata ridotta negli ultimi anni con la somministrazione di alte dosi di benzilpenicillina, che blocca il trasporto di α -amanitina negli epa- tociti, associata ad acido tioctico e corticosteroidi. Fino agli anni ’60, i casi di allergia da farmaci erano molto rari ed erano de- finiti intolleranza ai farmaci. Sono di- ventati progressivamente più frequen- ti fino a rappresentare adesso circa il 7% dei ricoveri. Le ragioni di questo aumento vanno ricercate nel maggior consumo di farmaci, penicillina in par- casi per i danni renali, diminuirono fino a scomparire all’inizio degli anni ’30 per le limitazioni alla vendita e la sostituzione con lo iodio come disinfettante. Dalla metà degli anni ’20 i barbiturici, soprattutto veronal e luminal, diventarono il mezzo più diffuso per tentare il suicidio. Inizial- mente, la mortalità era del 30%. Il numero di ammissioni da barbiturici, spesso in coma profondo, continuò ad aumentare con un picco di 150 casi nel 1975, tuttavia la mortalità si ridusse all’1% grazie alla terapia con analettici, cardiazolo e picrotossina, in forti dosi e antibiotici, questi per prevenire le complicazioni di natura infettiva. Gli analettici sono stati poi sostituiti dal solo supporto respirato- rio con eliminazione del tossico me- diante diuretici, somministrazione di liquidi ed emodialisi, nei casi più gra- vi. Negli anni ’60, i barbiturici furo- no soppiantati dalle benzodiazepine, meno pericolose in quanto inducono un coma poco profondo dal quale è possibile ottenere il risveglio con un antidoto specifico, il flumazenil. Fra le intossicazioni volontarie sono at- tualmente frequenti quelle da anti- depressivi e da analgesici-antipiretici che, se gravi, vengono trattate con emoperfusione su carbone per al- lontanare i farmaci. Le intossicazioni volontarie o accidentali da ipoclorito di sodio sono sempre state frequenti, meno comuni invece quelle da acidi cloridrico e solforico e soda caustica. Il Centro Antiveleni è Centro di Riferimento Regionale, offre un servizio di consulenza telefonica su ogni tipo di intossicazione, vera o presunta, ad accesso diretto nelle 24 ore , per ospedali, istituzioni e cittadini di tutta la Nazione. Tel.: 055 794 7819 • Sede: Padiglione 16 San Luca, settore A, piano terra Anni N° annuo medio di pazienti ricoverati Principali agenti eziologici 1917-1937 98 Cloruro di mercurio - potassio permanganato - iodio - funghi 1938-1949 128 Ipnotici - funghi - CO 1950-1958 410 Ipoclorito di sodio - ipnotici - analgesici - farmaci vari 1959-1969 778 CO - barbiturici - analgesici 1970-1979 910 Benzodiazepine - analgesici - farmacoallergie - ipoclorito di sodio 1980-1988 1066 Benzodiazepine - alcool - pesticidi - analgesici - funghi 1989-1998 1082 Benzodiazepine - oppiacei - alcool - neurolettici 1999-2006 1346 Benzodiazepine - farmaci in associazione - neurolettici 2007-2015 1084 Alcool - benzodiazepine - CO - neurodeprimenti in associazione Tabella I – Andamento temporale del numero di intossicazioni acute nell’Unità di Tossicologia di Firenze.

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