Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021
T OSCANA M EDICA 4 / 2021 13 testatina qualità e prof sio e vari sistemi per la ricerca degli an- tigeni virali. Alcuni di questi sono basati su si- stemi di cromatografia in flusso laterale, a lettura colorimetrica o fluorimetrica. La lettura è effettua- ta direttamente dall’operatore vi- sualizzando una banda colorata che compare sul dispositivo (con i siste- mi colorimetrici) oppure mediante un apposito lettore portatile (con i sistemi a lettura fuorimetrica), con tempi di risposta rapidi che variano dai 3 ai 30 minuti. I vantaggi prin- cipali di questi sistemi sono la rapi- dità e la semplicità, che ne consen- tono anche un uso decentrato (in modalità POCT), ad esempio diret- tamente presso un drive-through o un ambulatorio dedicato. Il princi- pale limite, invece, è rappresentato da una minore sensibilità e specifi- cità rispetto ai test molecolari. Per questo motivo, nel caso di un risul- tato negativo ottenuto con questi test in presenza di sospetto clini- co o di fattori di rischio per CO- VID-19, è consigliabile confermare la negatività con un test molecola- re. D’altra parte, in caso di positi- vità del test , può essere opportuno confermare la positività con un test molecolare specialmente se si trat- ta di un soggetto asintomatico in un contesto epidemiologico a bassa prevalenza di COVID-19. Oltre ai precedenti, esistono anche CoV-2 indica la presenza di un’in- fezione in atto. Tale metodica viene generalmente eseguita su tampone naso-faringeo (TNF), ma può essere utilizzata an- che con altri tipi di campioni bio- logici. In particolare, la ricerca del virus in campioni provenienti dalle basse vie respiratorie (BAS, BAL) è indicata per conferma in caso di ne- gatività del test molecolare esegui- to su TNF ma forte sospetto clinico di COVID-19. La maggior parte delle metodiche NAAT utilizzate sono qualitati- ve, anche se con quelle basate su rtPCR il valore di ciclo soglia (Ct) delle curve di amplificazione forni- sce un’indicazione sulla carica vira- le. In particolare, se il risultato del test è positivo ma il valore di Ct ri- sulta > 35, il campione viene consi- derato come positivo a bassa carica. Esistono numerosi sistemi per la ricerca di SARS-CoV-2 con meto- diche NAAT, validati per uso dia- gnostico. Alcuni di questi lavorano in batch e consentono l’analisi di numeri elevati di campioni in tem- pi di 4-5 ore. Altri lavorano su po- chi campioni o su singolo campione e consentono tempi di risposta più rapidi (anche inferiori a un’ora) a fronte di una minore processività. La ricerca degli antigeni virali può essere fatta con metodiche immu- nometriche. Attualmente esistono sonale in formazione che frequen- ta la struttura ospedaliera (tiroci- nanti, specializzandi); • certificare un’avvenuta guari- gione virologica. Questo aspetto era inizialmente richiesto prima di interrompere le procedure di isolamento conseguenti a un’in- fezione. Attualmente la con- ferma dell’avvenuta guarigione virologica non è più necessaria per interrompere le procedure di isolamento sociale, ma può es- sere richiesta la reintroduzione del soggetto in particolari conte- sti lavorativi come ad esempio le strutture sanitarie; • valutare lo stato immunitario del soggetto nei confronti del virus. Questo aspetto è rilevante per gli studi di prevalenza dell’infe- zione a livello di popolazione e per valutare la risposta alla vac- cinazione. La conoscenza dello stato immunitario nei confronti di SARS-CoV-2 può essere utile anche nella conferma diagnostica di alcuni casi. Le metodiche diagnostiche e le loro applicazioni Come per tutti gli agenti infetti- vi, la diagnostica per SARS-CoV-2 può basarsi su un approccio diret- to, che consiste nella ricerca del virus o di sue componenti nei cam- pioni biologici oppure su un ap- proccio indiretto che consiste nella ricerca di una risposta immunitaria virus-specifica. L’approccio diretto può prevedere: 1) la ricerca del genoma virale, me- diante tecniche di amplificazione genica (NAAT) tipo PCR real-time (rtPCR) o transcription-mediated amplification (TMA) previa retro- trascrizione del genoma virale da RNA a cDNA; 2) la ricerca di an- tigeni virali, mediante tecniche im- munometriche; 3) l’isolamento del virus in colture cellulari. La ricerca del genoma virale me- diante metodiche NAAT resta a tutt’oggi la metodica di riferimen- to per la ricerca di SARS-CoV-2 nei campioni clinici. Un risultato positivo del test NAAT per SARS- Figura 1 – COVID-19.
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