Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

T OSCANA M EDICA 4 / 2021 19 testatina qualità e prof sio e mente già diversi sono disponibili. È comunque imperativo sviluppare anche terapie efficaci. Allo stato attuale, la farmacopea per il CO- VID-19 non è supportata da dati di provata efficacia. Mancano nella maggior parte dei casi studi ran- domizzati, controllati, comparativi con lo standard-of-care (SOC). La povertà degli studi rende difficil- mente utilizzabili le revisioni siste- matiche e l’analisi dell’evidenza della letteratura presenta frequenti rischi di bias . Si osservano impre- cisione e incertezza costanti dei risultati, legate ai disegni di studio non randomizzati e alla scarsa nu- merosità delle casistiche: la forza delle raccomandazioni sulla tera- pia non può essere al momento di grado elevato. A oggi non esiste te- rapia con efficacia comprovata per COVID-19, ma la rapida espansio- ne delle conoscenze ha fornito un numero considerevole di potenziali farmaci, molti dei quali sono stati abbandonati. La rassegna che se- gue, sicuramente non esaustiva, rende ragione del titolo: siamo di fronte a una terapia con molti fal- limenti, qualche possibilità, poche certezze. I farmaci devono garantire effica- cia nei due momenti patogenetici cruciali dell’infezione: la replica virale e la fase infiammatoria, che può essere drammatica per una vera e propria tempesta citochini- ca (Figura 1). La carica virale di SARS-CoV-2 è più elevata nella prima settimana dall’esordio dei sintomi, per poi de- clinare successivamente. Pertanto la terapia antivirale sembra più ido- nea nelle fasi inziali. Terapia antivirale L’unico antivirale utilizzato è il remdesivir, un profarmaco ana- logo nucleotidico all’adenosina metabolizzato nelle cellule ospiti per formare il metabolita trifo- sfatonucleosidico (nome commer- ciale Veklury). Disponibile nella sola formulazione endovenosa, ha mostrato maggiore efficacia (ridu- zione dei tempi di guarigione) nei pazienti in ossigenoterapia (non ad alto flusso, non in ventilazio- ne meccanica a pressione positiva continua/ventilazione meccanica non invasiva – CPAP/NIV – e non in ossigenazione extracorporea a membrana – ECMO –). Le indica- zioni dell’EMA/AIFA prevedono: adulti e adolescenti (età > 12 anni), peso pari ad almeno 40 kg, polmo- nite che richiede ossigenoterapia supplementare, esordio dei sin- tomi inferiore a 10 giorni. Non è indicato in pazienti con grave in- sufficienza renale (eGFR < 30 ml/ min) e con ALT ≥ 5 volte il limite superiore della norma. Il dosag- gio prevede una dose di carico di 200 mg (2 fiale) il primo gior- no e successivamente una dose di mantenimento di 100 mg per 4 giorni, per una durata comples- siva del trattamento di 5 giorni. “Le morti erano in parte causate dalle cure approssimative, tuttavia si rivelava spesso inefficace anche un’assistenza ben assidua. Di fatto fu impossibile individuare una terapia che giovasse a tutti in quanto un farmaco, che in un caso era stato salutare, poteva rivelarsi nocivo in un altro caso. Non si riuscì a determinare, si può dire, neppure una sola linea terapeutica la cui applicazione risultasse universalmente positiva” Tucidide, La guerra del Peloponneso , II, cp. 54 La terapia anti COVID-19 tra fallimenti, possibilità e (in)certezze di Pierluigi Blanc, Michele Trezzi Pierluigi Blanc Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1980 presso l’Università degli Studi di Firenze. Specializzato in Malattie infettive nel 1984, in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1988 e in Geriatria e Gerontologia nel 1993 presso l’Università degli Studi di Firenze. Dal 18.1.2021 Direttore SOC Malattie Infettive II, AUSL Toscana Centro, Pistoia-Prato Michele Trezzi SOC Malattie Infettive II, AUSL Toscana Centro, Pistoia Introduzione L’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sulle condizioni sani- tarie, economiche e sociali a livello mondiale è senza precedenti. L’ur- genza di sviluppare vaccini e tera- pie è estremamente alta. L’impiego di risorse per sviluppare vaccini ef- ficaci è stato enorme e fortunata-

RkJQdWJsaXNoZXIy NTA4Njg=