Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

T OSCANA M EDICA 4 / 2021 29 testatina qualità e prof sio e sono più simili di quanto lo siano quelle dei contagiati emersi, ma in Toscana la situazione è in par- te diversa da questo punto di vista. I due periodi, infatti, hanno avuto un impatto in termini di mortalità decisamente diverso, in autunno i decessi sono stati molti di più ri- spetto a primavera, più del dop- pio, complice la maggiore durata di questa seconda ondata. Ciò si è osservato in tutte le Regioni del Centro-Sud Italia, presumibilmen- te preservate lo scorso anno dagli effetti del lockdown . L’Italia è comunque tra i Paesi con il più alto tasso di mortalità per COVID-19, 151,5 deceduti per 100mila abitanti totali dall’inizio dell’epidemia, dietro solamente a Belgio, Slovenia, Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Ancora non sono del tutto noti i fattori che incidono, oltre alla diffusione del contagio, sull’impatto del virus in termini di mortalità. L’età e le condizioni di salute pregresse hanno un ruo- lo determinante nel decorso della malattia ed è possibile che il nostro Paese, con una popolazione media- mente tra le più anziane al mondo, possa essere sfavorito da questo punto di vista. In Toscana i decessi totali dall’inizio dell’epidemia sono stati 4.318, pari a 116 ogni 100mila abitanti. fabio.voller@ars.toscana.it in terapia intensiva, ecc.), piuttosto che da una casistica di contagiati inferiore, ma più severa. Rispetto alla prima ondata, la cur- va dei ricoverati scende molto più lentamente in questa seconda fase, complice probabilmente l’assenza di un lockdown rigido come quello avvenuto nei mesi di marzo-aprile 2020 e il maggior numero di pazien- ti ricoverati nei mesi autunnali. L’ipotesi di una sottostima inizia- le dei contagi è supportata anche dall’andamento della mortalità (Fi- gura 4). Anche queste due curve contagiati siano in realtà sfuggiti al sistema sanitario. La Toscana, rispetto all’Italia, ha avuto un impatto minore sui po- sti letto ospedalieri occupati rap- portati alla popolazione residente, mentre è stato superiore alla media nazionale. In entrambe le ondate, il ricorso alla Terapia Intensiva. Queste differenze possono essere spiegate da una diversa organiz- zazione della presa in carico del paziente e diversi protocolli ospe- dalieri (capacità di isolamento dei pazienti, disponibilità di posti letto Figura 4 – Deceduti per COVID-19: decessi settimanali per 100mila abitanti - Toscana e Italia (da: Elaborazioni ARS su dati Protezione Civile) “La sanità è fatta di grandi numeri che adattiamo a piccoli target . Dobbiamo imparare a ragionare sui grandi numeri per affrontare i problemi dell’organizzazione (3 ASL sono più gestibili che 12) pur nel rispetto dell’individualità delle persone. Dobbiamo imparare a standardizzare per garantire l’interesse della collettività. Dobbiamo imparare a pensare in termini di salute globale mentre entriamo nell’antropocene. Accadono cose che non pensavamo possibili: vaccinare milioni di cittadini, usare con accortezza dell’informatica. È la strada cui ci obbliga la tecnologia e che ci chiede la società” A. P.

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