Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

T OSCANA M EDICA 4 / 2021 31 testatina qualità e prof sio e dai lea, alla possibile integrazione tra pubblico e privato. Rappresentare le problematiche complesse di una categoria deve es- sere un’azione continua e coordinata da parte di tutte le componenti sin- dacali e ordinistiche e una rappre- sentanza adeguata è oggi sempre più importante. Il vantaggio di apparte- nere a un gruppo forte e rappresen- tativo è più che mai fondamentale per poter esercitare in relativa sere- nità la nostra professione. I tempi a venire non sono di fa- cile prevedibilità e dunque agire con attenzione è ancora una racco- mandazione vincente, ma la nostra professione cambierà di sicuro e dobbiamo avere accanto istituzio- ni e organizzazioni sindacali che ci aiutino a capire e a fare le scelte corrette. alexpeirano@libero.it Dunque, una nuova fase nei rap- porti tra medici e odontoiatri, e in quelli tra odontoiatri e istituzione regionale, potrebbe aprirsi. Verso i medici occorre una paziente opera di collegamento, partendo da coloro che esercitano la libera professione. Verso le istituzioni regionali ordi- nistiche, la nostra centralità geo- grafica ci aiuta a gestire un rappor- to, ma sicuramente il contributo di tutte le province toscane sarebbe utile al raggiungimento di una maggior collaborazione tra l’or- dine, che è un organo sussidiario dello Stato, e la Regione. Questo incontro, sulla base di regole certe e rinnovate, è necessario ancorché complesso. Non mancano temi significativi di confronto con la Regione, dalle au- torizzazioni alla pubblicità, dai con- trolli sulle società di capitale che esercitano l’Odontoiatria, alla pre- venzione e alle visite a domicilio, ne Toscana che considerava gli stu- di odontoiatrici non come ambienti sanitari, ma come un’attività econo- mica tipo ristorazione, e c’è voluto un intervento forte per far capire all’Istituzione cosa fosse il lavoro e l’impegno di un odontoiatra. Abbiamo ottenuto che gli odonto- iatri fossero abilitati a eseguire test rapidi per COVID-19 ricevuti gra- tuitamente dalla Regione, inseren- done il risultato nell’apposito sito del Sistema Sanitario Regionale. Ma, la più importante “battaglia” l’abbiamo fatta – in strettissima collaborazione con tutti i medici – per aver il riconoscimento al diritto di essere vaccinati in quanto ope- ratori sanitari che, al pari di tutti gli altri operatori del settore, dove- vano essere messi in condizione di garantire l’assistenza. Non è stato semplice, anche perché la Regione Toscana doveva operare in deroga al piano nazionale vaccini. Figura 1 – La mappa dei rischi.

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