Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021
T OSCANA M EDICA 4 / 2021 35 testatina qualità e prof sio e eroismo dei primi mesi pandemici i medici, ormai oberati dalla stan- chezza del superlavoro e dell’im- pegno psicologico enorme, han- no affrontato la massa di persone fatalmente trascurate, i cronici, i fragili, i pazienti forzatamente rin- viati. Una doppia fatica che ha ac- centuato un disagio già presente e da tempo denunciato. Zygmunt Bauman ha dato il nome di “retrotopia” a quella situazione in cui si percepisce il futuro come inaffidabile e la speranza svanisce nel timore dell’arretramento eco- nomico e sociale; allora si colora di nostalgia un passato rimpianto perché affidabile, mentre emerge la preoccupazione che la tecnologia possa avere gravi effetti negativi sul lavoro medico. Recenti inchieste nel mondo anglo- sassone hanno chiarito le cause del burnout : la difficoltà della relazio- ne per scarsità di tempo e la con- flittualità col paziente, gli eccessi di burocrazia e di economicismo in sanità, la “centralità” del paziente che appanna l’antico ruolo domi- nante del medico. Occorre aiutare i medici ad affron- tare una realtà in così travolgente trasformazione. La cura che prestate ai malati, così impegnativa e coinvol- gente, esige che ci si prenda cura an- che di voi , sostiene Papa Francesco in un discorso del 17-05-19. Insomma, i medici si sentono spoglia- ti della loro competenza a curare in un’azienda sanitaria diventata com- merciale , afferma Geraldine Strath- dee, direttrice del NHS. I medici, conclude un’inchiesta del NEJM, debbono reclamare la loro posizione di leader della cura e su questa fo- calizzare il loro tempo. La relazione è tempo di cura, lo dice anche la L. 219/17. Esiste ormai una “questione medica”, definita come percezione negativa dei limiti posti all’autonomia del medico, limiti amministrativi (il budget ), giu- ridici (la colpa professionale), scienti- fici (le linee guida), etici (il consenso informato), sociali (il consumerismo imperante). Non è facile essere il cu- rante della persona e il garante della tutela della salute della collettività. In conclusione non possiamo affrontare la questione medica senza tener con- to di quel che accade nella scienza, nell’economia e nella politica. Il medico soffre un disagio identita- rio nel quadro dei cambiamenti tec- nologici e sociali, ed è ancora tutto da capire il trade off tra razionaliz- zazione manageriale della medicina ed empowerment del paziente, in- somma la convivenza tra tecnocra- zia e umanizzazione, efficacia, ef- ficienza e utilità per il paziente. La struttura sanitaria è un “luogo mo- rale” con una mission specifica e, in concreto, vi è una sostanziale inade- guatezza del “contenitore” rispetto alla complessità delle competenze tecnico-professionali del moderno esercizio della medicina. La pandemia ha reso indispensabili alcune correzioni strutturali al servi- zio sanitario, si pensi al finanziamen- to, al regionalismo, alla governance , al territorio. Ma se non si risolverà la questione medica, la disaffezione del personale, il frequente burnout , nulla cambierà davvero. La chiave di volta del cambiamento è che i medici e tutto il personale possano operare in serenità e in sicurezza. “Una morte che nessuno ha potuto attribuire a vaccino ha indotto il Magistrato a inviare un avviso di garanzia ai medici vaccinatori. Un atto dovuto. Dovuto a chi? Al buon senso, all’intelligenza, alla scienza? No di certo, dovuto a una legislazione disallineata coi tempi e all’incapacità dei Giudici di capire le procedure mediche. Unica a non pagare, in base ai contratti, la multinazionale che produce il vaccino! Occorre lo scudo penale per i medici anche per salvaguardare le finanze del Servizio Sanitario” A. P. Gli eroi sono stanchi di Antonio Panti In medicina i fatti sono incerti, i valori in conflitto, la posta in gioco alta, le decisioni urgenti Funtowicz e Ravetz, Politeia , XVII/62 L’undicesima edizione dell’ Inter- national Classification of Diseases include anche il burnout professio- nale, una sindrome caratterizzata da esaurimento fisico e mentale, crescente distacco dal lavoro, ri- dotta efficienza. Dopo il bagno di
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