Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

4 / 2021 T OSCANA M EDICA 42 testatina opinio i a confronto (PDTA) all’uso di piccole tecnologie, alle Tecnologie di Comunicazione Informazione (ICT), quale sarà il ruolo dei medici di medicina gene- rale? E quello dell’infermiere? E come si esplica questo ruolo in epo- ca di medicina digitale? ZOPPI - L’emergenza pandemica rende ancora più attuale e strin- gente la riflessione sulle soluzioni necessarie per la conoscenza della popolazione di riferimento da par- te dei nostri servizi sanitari, soprat- tutto territoriali, e per la gestione di una grande quantità e varietà di dati: un sistema informatico all’al- tezza di un sistema di Population Health Management in linea con una mission che muta dal “curare le malattie” al “man- tenere le persone in salute”. Le persone necessitano di molte informazioni corrette e chiare trasmesse attraver- so vari canali (per esempio i social media ) ma anche di- rettamente da professionisti che acquisiscono a loro volta informazioni sul loro stato so- ciale, sanitario ed economico; ai tempi del COVID, solitudi- ne, depressione e scarsità di risorse tecniche non aiutano a combattere il virus. In meri- to alla necessità di raccogliere dati sullo stato di salute, l’emergenza epidemica potrebbe rappresentare un’opportunità per spingere verso l’applicazione di sistemi di sorve- glianza degli esiti di salute e dei loro determinanti, utilizzabili non solo per capire il fenomeno, ma anche per fare previsioni sull’an- damento della pandemia. Idem l’utilizzo di nuove tecnologie (te- lemedicina per il monitoraggio e l’automonitoraggio di parametri, condizioni, trattamenti in ambi- to domiciliare) è da considerar- si elemento irrinunciabile per lo sviluppo delle cure primarie e per la circolazione di dati clinico-as- sistenziali all’interno del team di cure. Le cartelle cliniche elettroni- che dei medici di famiglia e degli specialisti ambulatoriali e ospeda- comunità di pratica dei professioni- sti del territorio indispensabile per presa in carico, personalizzazione delle cure, continuità dei servizi sanitari, oltre che per lo sviluppo dell’informatizzazione quale stru- mento irrinunciabile per l’aggrega- zione funzionale e per l’integrazione delle cure territoriali e ospedaliere. La soluzione è nei team multiprofes- sionali, nei team specialistici trasver- sali, nello sviluppo GIROT e USCA con declinazione post-epidemica, nel potenziamento delle Case della Salu- te, che siano diffuse, fisicamente ri- conoscibili e valide alternative ai pre- sidi ospedalieri, quindi con facoltà di accesso diretto dell’utenza. Il medico di medicina generale, l’IFC e i rife- rimenti per il sociale sono le figure cardine del team di cure (UCCP) che dovrebbero poter agire in piena col- laborazione tra loro e con altre figure per la presa in carico delle persone, l’orientamento ai servizi, la stesura di un piano personalizzato di cure, il supporto all’autocura, l’attivazione di percorsi. La Casa della Salute è e do- vrebbe essere sempre di più il luogo fisico accessibile, riconoscibile, in cui il team di cure (UCCP) accoglie le necessità e agisce la presa in carico; in questo senso il modello ACOT è emblematico del team multiprofes- sionale orientato alla costruzione di risposte integrate e immediate. TOSCANA MEDICA - Dall’organizza- zione assistenziale per Percorsi Dia- gnostico-Terapeutici-Assistenziali lute della popolazione dell’ambito territoriale di riferimento. Essa può promuovere: • attività di micro- équipe (medici di medicina generale, servizio infer- mieristico e sociale) per la presa in carico multidisciplinare dei casi complessi con possibilità di esten- dere ad altri professionisti e figu- re in base al bisogno; • presenza di specialisti e prestazio- ni ambulatoriali o prese in carico condivise riservando slot specifici per teleconsulti in favore di medi- ci di medicina generale e profes- sionisti della salute che insistano su quel territorio; • promozione della salute attraverso valorizzazione e attivazione delle risorse del quartiere e la re- lazione con le associazioni del territorio. A proposito di risposte inte- grate socio-sanitarie e della continuità ospedale-territo- rio, è stato rafforzato il ruo- lo di Agenzia di Continuità Ospedale Territorio (ACOT) Firenze, garantendo l’apertu- ra 12h 7/7 per allineare la ri- sposta territoriale con quella ospedaliera e quindi favorire la sinergia nella corretta ge- stione del percorso di conti- nuità assistenziale. Alcune progettualità a proposito del rafforzamento dell’integrazione tra Medicina Generale - USCA - GI- ROT - ACOT (e quindi tra ospedale e territorio, anche per l’attivazione di percorsi domiciliari su necessità specifiche) comprendono il raffor- zamento della comunicazione tra medici di medicina generale, spe- cialisti e altri professionisti delle cure primarie per facilitare il per- corso di cura e il rientro al domici- lio, attraverso briefing e definizione di altri strumenti informatici di sup- porto alla comunicazione. ZOPPI - L’attuazione della riforma dell’assistenza primaria del decreto legge Balduzzi, molto parzialmente applicata in Toscana (costituzioni AFT) e quasi ferma al 2012, ga- rantirebbe la costruzione di quella “Viviamo una ‘crisi post traumatica’ dell’organizzazione sanitaria che si affronta e si supera solo con ‘l’accrescimento del capitale sociale’: formazione, collaborazione, partecipazione. I professionisti della sanità hanno subito un doppio terribile sforzo: fronteggiare la pandemia, e molti sono caduti, e recuperare subito la quotidianità sospesa, la pandemia della cronicità” A. P.

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