Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021

T OSCANA M EDICA 4 / 2021 5 testatina editoriale Forse anche lì, come in Italia, i pro- fessionisti sono spinti dall’istinto di sopravvivenza a lasciare il pro- prio posto di lavoro per cercare altrove un impiego più dignitoso e rispettoso del loro ruolo. È ormai chiaro che il persegui- mento della sola efficienza, mi- surata guardando ai bilanci e agli indicatori numerici e perseguita attraverso progressive riduzio- ni delle risorse disponibili, è un nemico del funzionamento del sistema nel suo insieme. La politica ha la possibilità di in- tervenire sotto il profilo legislati- vo per cercare di invertire questa rotta e impedire la deriva del si- stema, a partire da una nuova at- tribuzione giuridica che riconosca ai medici il peculiare ruolo di artefici dei modelli organizzativi e operativi. È poi essenziale dare di nuovo moti- vazioni con adeguati riconoscimenti retributivi, sblocchi del turnover del personale, maggiore considerazione dei carichi di lavoro ma, soprattutto, ampia valorizzazione della dignità e del ruolo di chi cura all’interno del Si- stema Sanitario Nazionale. La strada è in salita, ma se non vo- gliamo perdere i nostri professionisti migliori e con essi la qualità del- le cure erogate dobbiamo inter- venire rapidamente e in modo efficace. Cosa fanno ora Matteo e Cinzia? Dopo un anno di COVID, Mat- teo ha rinunciato a un’assunzio- ne a tempo indeterminato. Lui è un idealista, un medico che non vuole rimanere intrappola- to negli schemi. Si è iscritto alla specializzazione in Anestesia e Rianimazione perché vuole con- tinuare a fare di più. Cinzia invece è stata chiamata a dirigere un reparto di Medicina Sub-Intensiva non COVID. Il progetto è nuovo e ambizioso, ma lei è una che ama le sfide e che non si tira mai indietro. Dopotutto, è anche per questo che da ragazza ha scelto di diventare medico. Vaccinarsi e vaccinare è un obbligo giuridico dei medici? Secondo i costituzionalisti il Parlamento può emanare una legge. Può essere qualificato come idoneità alla mansione? Il Garante si è pronunciato positivamente. Tutto ciò non interessa la professione. Chi ha giurato di “tutelare la salute individuale e collettiva” e di “garantire la sicurezza del paziente” sente la vaccinazione come obbligo morale e l’Ordine non può che agire in conseguenza

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