Toscana Medica - Aprile-Maggio 2021
4/2021 T OSCANA M EDICA 56 testatina quali à e professione forzato del tempo trascorso insieme si è tradotto rapidamente per alcu- ne coppie e nuclei familiari in un aumento delle liti domestiche, con conseguente peggioramento di tutti i quadri di malattia psichiatrica in cui i contesti interpersonali possono rico- prire ruoli centrali (come i disturbi di personalità). In alcune circostanze si sono verificati veri e propri episodi di violenza domestica, fino ad arrivare a situazioni estreme in cui gli operatori sanitari hanno accolto nei servizi di Pronto Soccorso persone che chiede- vano di essere ricoverate anche solo per fuggire da contesti domestici particolarmente problematici. È opinione condivisa che le conse- guenze del quadro finora dipinto si vedranno pienamente solo nei mesi a venire. Ci aspettiamo un picco di ri- chieste di aiuto in tutti i servizi di sa- lute mentale, con tante prime visite e il ritorno di pazienti di lunga data pre- cedentemente stabili ma nuovamen- te scompensati. In questo panorama cupo, la preoccupazione più grande degli esperti di salute mentale è rivol- la continuità assistenziale e la proat- tività nei confronti dei pazienti con minore consapevolezza di malattia, motivazione alla cura e capacità di chiedere aiuto, come i soggetti af- fetti da disturbi dell’alimentazione, che infatti hanno da subito mostrato un incremento dei comportamen- ti alimentari patologici (abbuffate, esercizio fisico compensatorio), ve- rosimilmente da interpretare come strategie di coping disfunzionali. In alcuni casi, infine, l’arrivo della pandemia ha significato l’arresto di percorsi complessi e delicati, come quelli delle persone con Disforia di Genere, che hanno dovuto rimanda- re a data da definirsi le varie agogna- te tappe della transizione di genere, con importanti disagi e distress . Discorso a parte va fatto circa le li- mitazioni agli spostamenti e il confi- namento al proprio domicilio. Se da un lato il vivere da soli si è rivelato un fattore di rischio per il deteriora- mento della salute mentale, dall’al- tro non sempre la compagnia è sta- ta positiva. L’aumento improvviso e In Tabella I sono riportati i dati raccol- ti dal nostro gruppo di ricerca durante la prima ondata della pandemia in un campione di soggetti reclutati dalla popolazione generale residente in Toscana: come si può osservare, una percentuale rilevante di persone ha riportato un peggioramento soggetti- vo in varie aree della salute mentale. Considerando invece i pazienti con patologia psichiatrica preesistente, in molti casi si è assistito a una esacer- bazione della malattia per la quale il paziente era già in cura, con la possi- bilità di un aggravamento ulteriore. Questo si spiega innanzitutto consi- derando la maggiore sensibilità ai già citati fattori di stress condivisi con la popolazione generale. Un fenomeno, questo, che è stato particolarmente pronunciato per quanto riguarda la sintomatologia da stress post-trau- matico: come è visibile dai dati rac- colti dal nostro gruppo di ricerca (Figura 1) maggiori livelli di psico- patologia preesistente sono risulta- ti associati allo sviluppo di una più grave sintomatologia post-traumatica durante la pandemia da COVID-19. Tutto questo in un momento in cui molti servizi per la salute mentale hanno dovuto ridurre o addirittura sospendere l’erogazione delle cure in virtù delle misure di contenimen- to del contagio, con enorme difficol- tà nell’accesso alle cure psichiatriche per i pazienti, a livello sia ospedaliero che territoriale. Ciò ha significato per molti pazienti psichiatrici l’impossibilità di effettua- re le normali visite di controllo, con conseguente graduale allontanamen- to dalla rete dei servizi. Per via di que- sto fenomeno, abbiamo assistito a un netto incremento di scompensi psico- patologici “prevenibili” nei primi mesi di pandemia in Italia e nelle aree in cui le uniche strutture funzionanti e disponibili di fatto erano i Servizi Psi- chiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) e si è visto uno spostamento della ge- stione dei pazienti dagli ambulatori agli ospedali, con sovraccarico di que- sti ultimi e ulteriori disservizi. Inoltre, in una situazione a risorse limitate quale quella sopra descritta, sono venute meno le possibilità per Figura 1 – Rapporto tra psicopatologia preesistente e sintomi da stress post-traumatico in epoca COVID-19.
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